De Priamo: «Malagrotta non chiude? Colpa della Regione»
Secondo il presidente della commissione Ambiente del Comune di Roma, è impossibile realizzare la nuova discarica entro i confini della capitale: «Marrazzo si decida a vagliare i siti proposti dall'Ama»
16 July, 2009
«Il ritardo nella soluzione all'annosa vicenda di Malagrotta è causato dai paletti imposti dalla Regione Lazio, che continua a prevedere la nuova discarica nel territorio del Comune di Roma. In questo modo, si pongono le basi per l'ennesimo rinvio della chiusura dell'impianto». Lo sostiene il presidente della commissione Ambiente del Comune di Roma, Andrea De Priamo, inserendosi nell'infinita polemica legata alla chiusura dello sversatoio alle porte di Roma e alla scelta del sito per il nuovo impianto. «Appare evidente, come già affermato dal sindaco Alemanno – aggiunge – che all'interno del Comune sia difficoltoso prevedere un'area destinata a questo servizio perché, in ragione della grande antropizzazione della nostra città, non ci sono aree adeguate». Un problema già sollevato dallo stesso Alemanno. «In questo senso, afferma De Priamo - deve essere tenuta da conto l'importante posizione presa dal sindaco di non voler realizzare la nuova discarica a ridosso dell'area di Malagrotta, che rappresenterebbe l'ennesima beffa per i cittadini residenti a Massimina e nella Valle Galeria».
La soluzione, per l'amministrazione capitolina, sarebbe dunque sempre la stessa: collocare la nuova discarica al di fuori dei confini comunali di Roma. «Riteniamo – conclude De Priamo – come unica soluzione praticabile, quella che il presidente della Regione Marrazzo dia la sua disponibilità a verificare le varie ipotesi prospettate da Ama (Allumiere o Riano, ndr) in merito alla realizzazione della nuova discarica». Una soluzione che però, non piace alla Provincia di Roma, all'opposizione in Campidoglio, né agli ambientalisti.
Intanto, si inizia a parlare dell'ennesima proroga per la famigerata discarica di Malagrotta, la cui chiusura, prevista per la fine dell'anno, appare al momento impossibile. «Dire che il 31 dicembre sarà attivo il nuovo sito non è credibile - ammette Fabio De Lillo, assessore all'Ambiente del Comune di Roma - ma per quella data sarà deciso tutto e ci saranno tempi certi». L'assessore precisa che «un'ulteriore proroga non dovrà per forza durare un anno intero».