La lista contro l´Alta Velocità fa incetta di voti in Val Susa
Primo partito ad Almese "Ci saremo anche nel 2005"
17 June, 2004
Solo lo 0,7 in provincia ma punte del 10 per cento nei vari centri PAOLO GRISERI Il dato provinciale potrebbe far pensare a una debacle: lo 0,8 per cento equivalente a 9.105 voti. Ma se si vanno a spulciare i risultati ottenuti nei comuni della Valle Susa, i promotori della lista "No Tav" possono essere soddisfatti. Nel collegio di Susa hanno raccolto l´8,2 per cento dei voti e in quello di Avigliana sono arrivati al 9,7. Sono queste le due aree interessate dal tracciato della ferrovia veloce ed era prevedibile che proprio qui si sarebbe concentrato il consenso a chi si oppone al progetto. Ma buoni risultati, per una lista nata con pochi mezzi, sono stati registrati anche nei collegi di Lanzo (2 per cento) e Venaria (2,2). Una distribuzione geografica che sembra ripercorrere passo passo il tracciato del progetto contestato. All´interno del collegio di Susa i maggiori successi si sono registrati ad Almese, dove la lista "No Tav" è diventato il primo partito superando la somma dei suffragi ottenuti da Ds e Forza Italia. A Rubiana e Condove è arrivata al secondo posto, terza a Sant´Antonino. A Susa ha superato Rifondazione e ha tolto voti ai Verdi, fermati al 3 per cento. Ma soprattutto ha impedito l´elezione in Consiglio provinciale di Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana e storico oppositore dell´Alta velocità. Agli occhi dei promotori di «No Tav», Ferrentino ha la colpa di aver accettato, insieme ai Ds, di sottoscrivere il programma di Antonio Saitta, favorevole alla realizzazione del collegamento veloce con Lione. Visto l´esito del voto, i promotori di «No Tav» sono intenzionati a ripresentarsi alle prossime elezioni regionali: «Anche l´anno prossimo - ha dichiarato Alberto Perino, portavoce della lista - vogliamo dare agli elettori contrari alla Torino-Lione la possibilità di non annullare la scheda e di far contare il loro punto di vista». Tra i sostenitori del progetto c´è il metereologo Luca Mercalli: «Il consenso ottenuto dalla lista - sostiene Mercalli - è un segnale importante. Non si tratta di novemila proprietari terrieri che temono gli espropri ma di novemila cittadini che ritengono il progetto inutile e dannoso. E tra loro non ci sono solo i no global: in testa alla lista c´era un professore del Politecnico, Claudio Cancelli».