Smog e ambiente. La Commissione Europea richiama ufficialmente l'Italia (e altri Stati) su PM10 e NO
Troppo alti i livelli di micropolveri e biossido d'azoto e soprattutto non ancora notificati i programmi per ridurli. Le reazioni.
09 July, 2004
La Commissione europea ha richiamato nove Stati membri all’obbligo di accelerare la riduzione dell’inquinamento atmosferico nelle loro aree urbane. Destinatari delle lettere di costituzione in mora sono l'Austria, la Francia, la Germania, l'Irlanda, l'Italia, il Lussemburgo, il Portogallo, il Regno Unito e la Spagna. Gli inquinanti presi in considerazione – il biossido di azoto e il particolato – sono dannosi per la salute umana e in particolar modo per certi gruppi sensibili come i bambini. Il particolato aggrava le patologie respiratorie e può anche provocare una morte prematura. Ai sensi della normativa ambientale dell’UE i nove Stati membri avrebbero dovuto predisporre piani per la riduzione dell'inquinamento nelle aree che presentano elevate concentrazioni di particelle e biossido di azoto entro il 31 dicembre 2003. Gli Stati membri sono liberi di scegliere gli interventi più appropriati, ad esempio adottare restrizioni della circolazione stradale o rilocalizzare gli impianti che generano inquinamento. L'intervento odierno della Commissione intende conseguire l'obiettivo di un'aria più pulita nelle città europee nell’interesse della salute dei suoi cittadini.