Bioedilizia, le case toscane sotto esame
Pronte le linee guida per la valutazione ambientale ed energetica degli edifici
14 July, 2004
Approvate dalla giunta, se ne parlerà al meeting di San Rossore 13/07/2004 - Dall\'assenza di sostanze inquinanti all\'illuminazione naturale, dall\'isolamento acustico al riutilizzo delle acque piovane, dal tipo di materiali usati per la costruzione ai consumi energetici. Sono solo alcuni degli aspetti previsti dalle linee guida per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici in Toscana, approvate ieri dalla giunta regionale, su proposta dell\'assessore all\'ambiente Tommaso Franci, ai fini di una fase di consultazione per tutti i soggetti interessati. Articolate in ben 38 schede di valutazione e imperniate su un sistema di calcolo che consentirà di esprimere un \"voto\" - in realtà un indice ponderato - per ogni progetto od intervento preso in esame, queste linee guida rappresentano il primo strumento oggettivo di valutazione messo a disposizione delle amministrazioni pubbliche per verificare la sostenibilità ambientale dell\'edilizia residenziale. \"Questo lavoro - spiega Franci - è il primo importante risultato raggiunto dal governo regionale sul terreno della bioedilizia. Entro l\'anno approveremo in via definitiva queste linee guida e predisporremo altri strumenti che fisseranno i principi dell\'ecoeficienza nell\'abitare nonché i criteri relativi ai materiali e alle opere da privilegiare per un\'edilizia sostenibile. Tutto questo con la consapevolezza che è strettissimo il legame che unisce i mutamenti climatici all\'edilizia, basti solo pensare che è a quest\'ultima che sono imputabili almeno un terzo delle emissioni di gas serra nel mondo. Impegnarsi sul terreno della bioedilizia significa fare propria una sfida decisiva per il futuro del nostro pianeta ed è una sfida per cui la Toscana vuole fare la sua parte per intero. Per questo di bioarchitettura parleremo molto al meeting di San Rossore, quest\'anno dedicato proprio ai cambiamenti climatici e alle soluzioni che possono essere adottate per tagliare le emissioni di gas serra\". Le valutazioni che saranno effettuate sulla base di queste line guida potranno essere la base per l\'assegnazione di incentivi, nell\'ambito di politiche edilizie ecoefficienti e sostenibili della Regione e degli enti locali, e per l’istituzione di un premio con l’obiettivo di promuovere e far conoscere le migliori realizzazioni in Toscana. Politiche quanto mai necessarie se si considera che un solo impianto condominiale di riscaldamento a gasolio inquina più di 250 auto in circolazione, che perfino nei climi freddi, è stato calcolato, il fabbisogno di energia per il riscaldamento può essere ridotto del 90% grazie a opportune progettazioni e materiali, che in Italia l\'edilizia è responsabile di circa il 30 per cento dei consumi energetici e di circa il 35% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, si ha la misura di quanto sia importante il \"buon costruire\" e il \"buon abitare\", cioè di quanto sua importante promuovere edilizia sostenibile e sviluppare esperienze di bioarchitettura. Su questa strada, del resto, sono già numerose le iniziative e le esperienze a livello internazionale: a Tokio che dal 2001 ha disposto che tutti i tetti superiori ai 250 metri quadri siano coperti da giardini pensili (preziosa alternativa alla proliferazione dei condizionatori che generano nuovo riscaldamento), come a Londra dove è stato costruito un nuovo complesso, il cosiddetto Zed (acronimo per Zero emissions development), o a New York, dove il primo grattacielo verde, il Battery Park City, consumerà il 35 % in meno di energia e il 65% in meno di elettricità, e ad Amsterdam, dove anche l\'aeroporto è stato pensato con tecnologie \"verdi\". Tutte esperienze di edifici per cui si sono previsti, tra le altre cose, sistemi di raffreddamento naturale, finestre ad alta efficienza, materiali isolanti di alta qualità, pannelli solari. È comunque un terreno su cui l’Italia sconta un ritardo clamoroso, se si pensa che il consumo energetico annuale di un’abitazione italiana è tra le 3 e le 5 volte più alto di quello di paesi come la Germania, l’Austria e la Danimarca, cioè di paesi con un clima più rigido e quindi meno favorevole. Paolo Ciampi