L´ultimo sì per l´inceneritore
Il Comune rileverà le quote Amiat nella società di gestione. Resta il nodo della tecnologia da adottare
29 September, 2004
La giunta approva l´accordo con Provincia e consorzi SARA STRIPPOLI Nella corsa contro il tempo per la realizzazione del termovalorizzatore al Gerbido, un passo avanti è stato fatto. Ieri la giunta ha approvato il protocollo d´intesa concordato fra amministrazione provinciale consorzi di bacino e comuni della Provincia il 23 settembre scorso. Resta adesso da sciogliere uno dei nodi più importanti, la scelta del tipo di impianto da installare. Il compito sarà affidato a una commissione di esperti che entro due mesi dovrà decidere la tecnologia da adottare, se l´impianto dovrà essere tarato sulla qualità dei rifiuti che finiranno nell´inceneritore o piuttosto sulle emissioni prodotte con la combustione. A una seconda commissione composta da rappresentanti degli enti interessati e dei cittadini sarà demandato un ruolo di alta vigilanza, la progettazione sarà seguita in tutte le sue fasi con informazioni per quanto possibile dettagliate. I tempi per l´accensione dell´inceneritore del Gerbido sono quelli già indicati del 2009, a fine 2008 dovrebbe invece scadere il termine per la chiusura della discarica di Basse di Stura. «Non possiamo andare oltre - è la promessa del vicensindaco Marco Calgaro - progressivamente però, con l´aumento del tasso di raccolta differenziata, diminuirà sensibilmente la quantità di rifiuti portata in discarica». E proprio la raccolta differenziata è uno dei punti cardine dell´accordo, con un peso in prospettiva sempre più determinante sul compimento del nuovo sistema integrato. Nel documento sottoscritto da tutte le parti l´obiettivo da raggiungere entro il 2009 è un valore medio del 50 per cento. I risultati della città di Torino si fermano attualmente a quota 30 per cento, con una tendenza a centrare il bersaglio del 35 entro fine anno. Tutti i consorzi coinvolti sono pertanto invitati a presentare in Provincia entro un mese i piani di sviluppo con i quali pensano di potersi adeguare agli standard richiesti. L´impegno del Comune di Torino prevede anche l´acquisizione da parte della Città delle quote Amiat in Trm spa, la Trattamento rifiuti metropolitana incaricata di gestire la costruzione e la conduzione del primo e del secondo termovalorizzatore. Saranno avviate le procedure di localizzazione del nuovo sito e l´area indicata è quella di Volpiano. Nella mani di Palazzo Civico si concentrerà dunque il 73% delle azioni di Trm nella quale faranno il loro ingresso anche tutti i consorzi della Provincia fruitori del servizio, i quali entreranno in seguito nel consiglio di amministrazione. In parallelo, il Comune di Torino si è assunto l´impegno di sollecitare la Regione a svolgere che le spettano. Tutte le azioni di delocalizzazione della Servizi industriali dovranno essere attivati prima che entri in funzione il nuovo inceneritore. Ai residenti della zona del Gerbido saranno garantite le agevolazioni economiche promesse. Il calore prodotto dal termovalorizzatore del Gerbido sarà utilizzato per il teleriscaldamento in tutta la zona adiacente e i cittadini che abitano nel raggio di duemila metri potranno beneficiare di una riduzione delle tariffe sulla Tarsu. Per il vicesindaco Marco Calgaro la firma di ieri rappresenta un «passo decisivo dopo sette anni di impasse. A testimonianza dei buoni rapporti instaurati con la Provincia e con il Consorzio dell´area sud-ovest».