L'opposizione in Provincia: "Sull'inceneritore troppe irregolarità" - da La Stampa del 13/10
Gestione rifiuti, minoranza all’attacco di Saitta
13 October, 2004
Opposizione all’attacco in Consiglio provinciale: o si costituisce l’Associazione d’Ambito - l’organo deputato dalla legge regionale a governare la gestione dei rifiuti (inceneritore compreso) - o la Provincia dovrà rimettere la partita nelle mani di un commissario «ad acta». Nel frattempo, la scelta del sito e quella sulle tecnologie del futuro impianto deve essere congelata. Lo reclamano Forza Italia, An, Lega e Udc, firmatari di un documento unitario. La premessa, poco entusiasmante, è che oggi l’Associazione è lungi dal prendere forma, a Torino come in tutte le province piemontesi esclusa Biella. Da qui l’aut aut della minoranza a Palazzo Cisterna, accusato di espropriare le prerogative di un altro soggetto sulla base di una palese irregolarità: il vizio d’origine dell’inceneritore, sul quale si concentrerà la prevedibile raffica di ricorsi presentati da ambientalisti e comitati spontanei. Alla fine la mozione non è passata. Fatti salvi alcuni distinguo e nuove richieste di garanzie da parte di Rifondazione, Comunisti italiani, Verdi e Lista Di Pietro, la maggioranza ha retto. «Presenteremo una diffida a Consorzi e Comuni affinché l’Associazione diventi realtà - replica l’assessore Massaglia (Ambiente) -. Nel frattempo, una recente delibera regionale autorizza la Provincia ad esercitare i poteri sostitutivi». Ma fino a quando? A quanto par di capire, sarà questione di mesi. Certo non a tempo indeterminato, pena la nomina del commissario ventilata fin d’ora dall’opposizione. Insomma, Palazzo Cisterna è alle prese con una doppia sfida: esercitare i poteri dell’Associazione e nel contempo premere su Consorzi e Comuni per costituirla alla svelta. Altrimenti prima o poi l’opzione del commissariamento diventerà realtà, con tutto quello che presuppone: il sostanziale esproprio degli enti locali - Provincia, Consorzi e Comuni (Torino compresa) - da parte di un signore chiamato a decidere per tutti. A costo di dilatare imprevedibilmente tempi già stretti. Alessandro Mondo