L'Happy Bus di Parma
30 November, 2004
Nuovo Servizio di Trasporto Scolastico Il Comune di Parma e la Tep hanno attuato un sistema innovativo di trasporto scolastico, rivolto a tutti i bambini delle scuole materne, elementari e medie. Gli obiettivi di questo progetto sono due: Limitare fortemente il traffico nelle ore di maggiore congestione del traffico, il numero delle auto circolanti in città, migliorando di conseguenza la qualità dell’aria. Questo scopo, in considerazione dl valore educativo dal punto di vista ambientale, è stato ritenuto prioritario anche dal Minstero dell’ambiente che ha stanziato per il nuovo servizio scolastico un ingente contributo. Fornire alla cittadinanza un servizio di trasporto scolastico di alta qualità dove la sicurezza e la capillarità del servizio sono i fattori critici di successo dell’operazione. Analisi della domanda L’utenza scolastica, oggi, conta circa 11.000 bambini tra elementari e medie e tra scuola pubbliche e scuole private. Di questi 11.000 bambini circa il 70-75% frequenta la scuola di stradario, cioè la scuola assegnata dal Comune a seconda della via di residenza. Il rimanente 30% frequenta invece una scuola diversa da quella di stradario. Questo succede spesso e per i più svariati motivi, o perché la scuola è comoda per il luogo di lavoro i uno dei due genitori, o perché è vicina all’abitazione di uno dei nonni oppure perché una scuola ha una buona fama, vera o presunta, oppure perché è frequentata da un amico o amica del bambino. Le linee guida del progetto tecnico 1) Adozione di percorsi variabili in base alle prenotazioni Sulla base dei sistemi a nostra disposizione possiamo definire in base alle richieste pervenute il percorso OTTIMO di ogni servizio dal punto di vista della durata, distanza e capienza, o sulla combinazione dei tre parametri. Questo consente, inoltre, come già accennato una certa flessibilità per eventuali rinunce o nuovi inserimenti considerando come periodo temporale il mese. Pertanto è data possibilità ai genitori di inserire nel servizio il proprio figlio e viceversa rinunciare al servizio dal mese successivo. 2) Percorsi e fermate Primo livello: studenti residenti entro la zona di competenza: in tale ambito sufficientemente ristretto e con una rilevante densità di utenti si possono individuare percorsi che consentano una raccolta capillare. I bambini verranno prelevati davanti a casa o ad una distanza massima di 150/200 metri in particolare in quei casi in cui il mezzo non riesce a transitare in una via o perché è stretta o perché, ad esempio, gli è difficile fare manovra. Secondo livello: studenti residenti fuori dalla zona di competenza. Sono quel 30% di studenti che ha scelto una scuola diversa per vari motivi. Il vecchio sistema di trasporto non consentiva a questi di usufruirne. Anche questi studenti verranno serviti dall’Happy Bus il quale, utilizza percorsi diretti o percorsi composti. In quest’ultimo caso il bambino viene prelevato dal mezzo e portato ad un centro di accoglienza e da questo centro portato con un mezzo diverso nella sua scuola. E’ chiaro che i percorsi composti richiedono un tempo maggiore di permamenza sui mezzi. Questi luoghi di interscambio o centri di accoglienza sono luoghi protetti dagli agenti atmosferici con la presenza di un assistente. Tra i punti di interscambio abbiamo evidenziato anche i parcheggi scambiatori in particolare per coloro che provengono da altri comuni della provincia. 3) Individuazione degli standard offerti Servizi “porta a porta” Permanenza limitata sui mezzi Utilizzazione dei mezzi appositamente dedicati Garanzia dei posti a sedere Servizi di informazione ed educazione a bordo Assistenza a bordo 4) Impiego di mezzi dedicati Al fine di offrire un servizio di alta qualità vengono utilizzati mezzi completamente dedicati e riservati agli studenti anche per dare la maggior garanzia di sicurezza possibile ai genitori. Per garantire il minimo impatto ambientale i mezzi utilizzati sono per la quasi totalità alimentati a metano 5) Progetto educativo sull'Happy Bus Tra gli elementi fondamentali che caratterizzano il servizio Happy Bus vi è senz'altro, e non è meno importante degli aspetti tecnici, l'aspetto educativo e formativo dei bambini. Gli accompagnatori di ogni Happy Bus sono stati accuratamente selezionati tra universitari tirocinanti in pedagogia. Questo per loro non è solo un lavoro ma anche un vero e proprio tirocinio in vista della professione futura di educatori. Tali accompagnatori sono stati inizialmente formati da una psicologa e preparati ad affrontare i problemi che di volta in volta si presentano sull'Happy Bus. I bambini, infatti, tra andata e ritorno da scuola trascorrono sul mezzo una porzione del loro tempo che non è irrilevante dal punto di vista educativo. Ecco che capita il bambino più bisognoso di attenzioni o quello che tramuta un disagio familiare in aggressività. Ogni 15 gg. vengono fatte dagli accompagnatori delle sedute di verifica dove vengono sviscerati i problemi e risolti. Sempre per quanto riguarda l'aspetto formativo ed educativo vi è il progetto innovativo relativo all'educazione ambientale. L'educazione ambientale consiste in attività a rotazione che hanno lo scopo di sensibilizzare i bimbi all'ambiente. 6) Criticità Le criticità che maggiormente hanno pesato sul primo anno dell’esperienza Happy Bus sono essenzialmente riconducibili a due categorie: a) rapporti con le scuole: l’assoluta autonomia scolastica in termini di programmazione degli orari di ingresso e di uscita dalle scuole, rendono molto difficoltosa qualsiasi azione di coordinamento e di sinergia per razionalizzare ed efficentare i servizi. Inoltre ogni scuola decide i propri orari spesso a lezioni già iniziate e frequentemente senza tenere in conto le problematiche connesse con le esigenze di trasporto, a volte cambiando poi gli stessi orari per esigenze didattiche senza tenere conto delle problematiche connesse. b) Rapporti con le famiglie: si è verificata, soprattutto inizialmente, ma anche in seguito, una estrema difficoltà da parte dei genitori di sperimentare diverse modalità di trasporto, in quanto queste vanno ad interessare abitudini consolidate e nella convinzione che il controllo diretto del proprio figlio nel tragitto casa scuola dia maggiori garanzie di sicurezza e tutela. Inoltre il genitore antepone priorità che non sempre coincidono con quelle del bambino: p.es il tempo di permanenza a bordo per un adulto costituisce l’elemento qualitativo primario, per un bambino, entro certi limiti, prevale il piacere di stare insieme agli altri o di avere esperienze piacevoli ed interessanti.