Lunedì 13 dicembre: l'assessore provinciale Piras chiede che i comuni anticipino le targhe alterne
Alleghiamo il comunicato ufficiale
13 December, 2004
INQUINAMENTO ATMOSFERICO: LA PROVINCIA INVITA I COMUNI A FAR PARTIRE LE TARGHE ALTERNE L’assessore alle risorse idriche ed atmosferiche della Provincia di Torino Dorino Piras ha richiesto questa mattina ai Comuni del Tavolo di coordinamento per l’abbattimento degli inquinanti atmosferici l’anticipazione dei provvedimenti di urgenza quali il blocco della circolazione veicolare a targhe alterne, visti i dati in costante peggioramento dei valori sulla qualità dell’aria e la previsione di condizioni atmosferiche non favorevoli alla dispersione degli inquinanti. “Pur comprendendo le difficoltà tecniche e il condizionamento sul traffico commerciale” ha spiegato l’assessore Piras, “i continui sforamenti soprattutto riguardanti le polveri sottili (Pm10) portano a considerare le condizioni attuali come pericolose dal punto di vista sanitario soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, con la necessità di opportuni provvedimenti da parte dei Sindaci nella loro funzione di più alta autorità sanitaria. Il danno sanitario prodotto non è inoltre comparabile con eventuali limitazioni, comunque molto contenute, che si verificherebbero a livello commerciale”. Contestualmente è stata richiesta alla Regione Piemonte la convocazione di un incontro per la verifica dei poteri in materia: “Al momento attuale le competenze attribuite alla Provincia non sono idonee per una efficace politica sull’inquinamento atmosferico da traffico veicolare così come richiesto dalle recenti normative a livello europeo ed italiano” ha spiegato Dorino Piras. Riguardo infine agli articoli pubblicati nei giorni scorsi che riprendevano alcune affermazioni di comitati ambientalisti l’Assessore ha puntualizzato: “Ogni politica in materia di abbattimento dell’inquinamento deve trovare la piena compartecipazione di tutti gli enti amministrativi, pena l’inefficacia delle azioni. A ciò va aggiunto che i provvedimenti attuati finora non rivestono carattere strutturale e che sistematicamente vengono ignorate le altre azioni che la Provincia di Torino mette in campo, per esempio quelle sui riscaldamenti e sulle emissioni delle fabbriche. Pur raccogliendo le sollecitazioni dei comitati ci dovrebbe essere una più ampia collaborazione, anche da parte loro: siamo disponibili al confronto, che deve però essere diretto e non avvenire solo tramite le redazioni dei giornali”.