LETTI PER VOI - Amministrazioni divise sul divieto di circolazione per i veicoli non catalizzati
A Palazzo Cisterna la verifica di chi parteciperà allo stop dal 13 gennaio - da La Stampa del 28.12.2004
28 December, 2004
Alessandro Mondo Targhe alterne? Sì, no, forse. Ad una manciata di giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, previsto dal 13 gennaio, non è ancora chiaro l’ambito di applicazione, cioè quanti Comuni dell’area metropolitana intendano aderire. Da qui il «rendez-vous» fra tutti i sindaci che il presidente Saitta ha organizzato oggi a Palazzo Cisterna. Presente l’assessore Dorino Piras (Inquinamento atmosferico). Obiettivo: allargare il più possibile il consenso e stabilire una volta per tutte chi ci sta o meno. Con una premessa: parallelamente alle targhe alterne, sono già operativi o stanno per esserlo i divieti relativi ai veicoli non catalizzati, differenziati fra Torino ed i Comuni della cintura. Il quadro, manco a dirlo, si prospetta complesso. Ecco una breve guida alla sopravvivenza per l’anno che verrà. TARGHE ALTERNE. Sono previste dal 13 gennaio al 28 aprile 2005, tutti i giovedì, dalle 7,30 alle 19. Nel mirino: veicoli catalizzati e non (benzina e diesel). Ad oggi, il problema numero uno riguarda il numero di Comuni disposti a recepire la delibera della Provincia. Lunedì 20 e martedì 21 dicembre, quando si era pensato di anticipare il provvedimento, le posizioni risultavano tutt’altro che univoche. Favorevoli alla circolazione alternata: Grugliasco, Rivoli, Collegno, Alpignano, Orbassano, Beinasco, Venaria, Carmagnola, Borgaro. Contrari, con motivazioni diverse: Moncalieri, Nichelino, Trofarello, Vinovo, Rivalta, Chieri, Chivasso, Settimo, Volpiano. Alcuni sindaci ritengono che le targhe alterne siano non solo penalizzanti ma sostanzialmente inutili; altri sottolineano l’assenza di un piano adeguato dei trasporti pubblici per collegare Torino e la cintura; altri ancora rimandano allo stop per i veicoli non catalizzati già disposto. Oggi si tenterà una mediazione per evitare il riproporsi della spaccatura, con le conseguenti polemiche, in vista del giorno 10. «Ci incontreremo senza pregiudiziali - spiega Saitta -. Sarà l’occasione per confrontarci liberamente, facendo tesoro dei suggerimenti degli amministratori». Ancora ieri pomeriggio tra Palazzo Cisterna ed i Comuni limitrofi a Torino era tutto un rincorrersi di telefonate per sapere chi sarebbe stato presente. Allo stesso scopo risponde l’incontro previsto ai primi di gennaio fra i capigruppo del centrosinistra nei vari Comuni. NON CATALIZZATE A TORINO. Se sulle targhe alterne manca una posizione univoca fra le amministrazioni, altrettanto può dirsi per lo stop ai veicoli non catalizzati: mentre alcuni Comuni dell’area metropolitana hanno deciso di riproporre il blocco dello scorso anno, Torino si è mossa in una direzione diversa. Restando al capoluogo, da lunedì 10 gennaio l’accesso ad auto e furgoni non catalizzati sarà vietato, con orari diversi, nella cosiddetta «Ztl ambientale» (indicativamente compresa fra i corsi Regina Margherita, San Maurizio, Cairoli, Vittorio Emanuele II, Matteotti, Vinzaglio, Principe Eugenio, Valdocco). Il divieto è previsto cinque giorni su sette (lunedì-venerdì) dalle 7,30 alle 18,30. Ma in due casi sarà applicato con orario ridotto: dalle 12 alle 18,30 per i veicoli che, pur non essendo ecologici, sono utilizzati da artigiani e trasportatori; dalle 7,30 alle 10,30 per i mezzi adibiti al carico-scarico merci. Esentati dal blocco i veicoli autorizzati a circolare nella Ztl centrale in forza dei permessi; i mezzi intestati ai residenti titolari del permesso «Ztl Centrale»; quelli ad uso dei disabili, etc. Impossibile riepilogarli tutti. Sono citati nell’ordinanza disponibile nei prossimi giorni sul sito di Palazzo civico (www.comune.torino.it). NON CATALIZZATI FUORI TORINO. Come si anticipava, alcuni Comuni dell’area metropolitana hanno riproposto il divieto per i mezzi non catalizzati come lo scorso anno. Quando? Due soli giorni la settimana - il mercoledì e il giovedì dalle 7 alle 19,30 - ma su tutto il territorio urbano.