Il decreto antismog è vuoto?
Solo 140 milioni e solo a partire dal 2006. Si discuterà in commissione Bilancio
24 February, 2005
Dall'Unità del 24 febbraio La grande truffa del decreto antismog Matteoli aveva promesso: 350 milioni per l’emergenza. Ma al massimo ne arriveranno 140. Nel 2006 Maria Zegarelli ROMA I soldi provenienti dall’aumento delle accise su benzina e gasolio non serviranno ad acquistare autobus ecologici destinati a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Non saranno neanche immediatamente disponibili. Si dovrà aspettare il 2006 per avere 140 milioni di euro e non 350 da subito come aveva promesso il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli venerdì scorso al termine del Consiglio dei ministri. Il decreto, firmato dal presidente della Repubblica, è già al vaglio della commissione Bilancio della Camera per la conversione in legge. In realtà è servito al governo soltanto per aumentare una tassa sulla benzina che molto presto è probabile peserà sui cittadini - nel decreto in nessun punto si stabilisce che l’aumento del prezzo del carburante non dovrà ricadere sui consumatori - per avere soldi per «il mantenimento di elevati standard di ordine pubblico» e incolumità pubblica. Bus ecologici? Serviranno anche (200 milioni di euro nel 2005) per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del trasporto pubblico locale. Non ci saranno per il rinnovo del parco autobus. Né per le misure urgenti da prendere per contro l’inquinamento definito «emergenza nazionale», dal ministro Matteoli. Che aveva detto: «I fondi reperiti in questo modo (un’accisa doi 0, 05 centesimi sulla benzina e di 0,1 centesimo sul gasolio, ndr) serviranno a finanziare un fondo che mira alla sostituzione dei mezzi pubblici più inquinanti. Il provvedimento è quasi tutto incentrato sui mezzi pubblici e si calcola che il suo costo sia pari a 350 milioni di euro. Il fatto positivo è che è stato costituito un fondo e che quindi, non si tratta di una tantum perché le risorse possono essere usate ogni anno. Non solo, anche se il fondo parte nel 2006, trattandosi di spese in conto capitale le risorse possono essere impegnate immediatamente». Recita il primo comma del decreto: «Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un fondo da ripartire per le esigenze di tutela ambientale con una dotazione di 140 milioni di euro annui a partire dal 2006». Non 350 milioni di euro. La voce sul mancato rispetto delle promesse fatte inizia a circolare tra i sindaci. A rompere il ghiaccio è quello di Torino, Sergio Chiamparino: «Da fonti parlamentari risulta che il decreto per gli autobus ecologici in realtà non conterrebbe nemmeno uno dei 350 milioni di euro promessi per il 2005 in quanto l'intero ammontare dell'aumento delle accise sarebbe destinato alla copertura dei costi contrattuali per gli autoferrotranvieri che il governo si era invece impegnato a fare con l'ultima finanziaria Per il 2006 si sarebbero solo 140 milioni sui 350 stimati. Se tali disposizioni sono vere - prosegue - siamo di fronte a una presa in giro dei sindaci, dei cittadini e non so se anche del ministro Matteoli. Si tornerebbe esattamente a dove abbiamo cominciato, ma con un forte logoramento di quello spirito costruttivo con cui ci siamo seduti al tavolo la scorsa settimana». Chiamparino non ci sta e annuncia: «Se dalla riunione a cui siamo stati invitati il primo marzo a Palazzo Chigi non verranno modifiche sostanziali a tale decreto, per quanto mi riguarda riproporrò ai colleghi delle grandi città di attuare anche solo a scopo dimostrativo un blocco del traffico coordinato in un giorno infrasettimanale». I Ds: daremo battaglia. Intanto in parlamento Fabrizio Vigni e Franco Raffaldini, Ds, hanno già affilato le armi: «La lettura del decreto legge arrivato in questi giorni in Parlamento - dicono - rivela che il governo ha mentito. Ha ingannato gli italiani (e i sindaci). E non ha varato nessuna misura utile per fronteggiare, nei prossimi mesi, l’emergenza smog. I ds daranno battaglia. Per denunciare l’inganno, per inserire nel decreto interventi davvero efficaci sull’emergenza smog. Da subito e non dal 2006. Per rafforzare il trasporto pubblico locale, finanziare tramvie e metropolitane, incentivare veicoli ecologici e carburanti puliti. Perchè per noi è una grande priorità nazionale». Il decreto sarà discusso in commissione Bilancio la prossima settimana e poi passerà alla Camera per la conversione in legge.