Inceneritore punto e a capo. La Provincia conferma il Gerbido come sede del futuro impianto
da La Stampa del 15.05.2005
16 May, 2005
Inceneritore punto e a capo. La Provincia conferma la scelta del Gerbido come sede del futuro impianto, formalizzando uno scenario che da mesi si dava ormai per scontato.
Il via libera alla località fra Torino e Beinasco è arrivato venerdì scorso, durante la giunta straordinaria convocata a Palazzo Cisterna sui temi del Bilancio. La delibera - che ora sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur) -, rappresenta una nuova tappa di avvicinamento verso la nascita del controverso inceneritore torinese.
Il senso è quello di un puzzle che - tassello dopo tassello, polemica dopo polemica - acquista forma e prospettiva prefigurando un disegno compiuto. Fanno fede i traguardi già raggiunti: il protocollo di intesa fra i Comuni ed i Consorzi interessati; l’acquisto del pacchetto azionario di Trm ad opera di Palazzo civico; l’approvazione del piano provinciale dei rifiuti; l’adozione dei poteri di surroga da parte di Palazzo Cisterna; la modifica dello statuto di Trm. Ora il passaggio sul Gerbido: formalmente poco più che un atto tecnico, mentre nella sostanza sgombra il campo dalle residue ipotesi circa la sede del futuro impianto; quello che finora era considerato il frutto di una scelta quasi automatica, stante l’indisponibilità delle aree occupate dalla «Servizi Industriali», si traduce in un atto amministrativo. Dalla data della pubblicazione sul Bur sono previsti trenta giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni.
Nell’occasione, sono stati trattati gli annessi e connessi all’inceneritore: i monitoraggi della situazione ambientale prima e durante il funzionamento dell’impianto (tramite lo studio epidemiologico predisposto dall’assessore Piras); le prescrizioni (il collegamento con la tangenziale e l’eventuale trasporto su rotaia di parte dei rifiuti da smaltire); l’approfondimento sulla cogenerazione, cioè la predisposizione delle reti per trasportare il calore prodotto dall’impianto. Un altro fronte è quello delle compensazioni ambientali a beneficio dei Comuni nel raggio di due chilometri dall’inceneritore: ammonteranno complessivamente al 10 per cento del valore dell’opera. Come spiega l’assessore Angela Massaglia, ciascun Comune ha già presentato le proprie richieste. Tra le più significative, la stazione ferroviaria vicino all’ospedale San Luigi di Orbassano, i campi sportivi e il verde pubblico previsti dai piani regolatori di Grugliasco e Beinasco nell’ambito del progetto «Corona Verde».