Ztl di notte, la più amata dai residenti
Bilancio positivo dopo il secondo week-end di chiusura. Ma il traffico si è spostato nei quartieri limitrofi. E a S. Lorenzo chiedono orari uniformi - da Il Messagero del 29.06.2005
30 June, 2005
<b>Esultano gli abitanti di Campo de’ Fiori: «Ora si dorme». E la vogliono Testaccio e Monti
Claudio Marincola</b>
Tra un week-end e l’altro il presidente dell’associazione Campo de’ Fiori aggiorna il suo elenco di “nemici”. Sul sito della sua associazione finisce chiunque prenda posizione contro la Ztl notturna. Nome, cognome, partito di appartenenza e sotto la didascalia, «ricordiamoci per le prossime elezioni: questi sono consiglieri comunali che organizzano le gazzarre notturne trasformando il centro storico in una grande pattumiera!».
Il presidente che espone i suoi avversari alla gogna telematica si chiama Marco Calori. «È giusto che i cittadini sappiano cosa dicono e come si comportano i politici», lui rivendica. Domenica mattina per la prima volta Calori s’è svegliato con una espressione soddisfatta e riposata. «Ho dormito con le finestre aperte, non succedeva da tempo. Non è il vocìo che mi disturba, ma i cori, le risse e le pallonate. Che stavolta non ci sono stati perché i varchi notturni hanno funzionato, hanno tenuto lontano chi volevamo tenere lontano».
Per una piazza che ritrova il sonno, altre dieci rischiano di perderlo. Il fiume in piena che prima si rovesciava su Campo de’ Fiori, ora dalle 23 alle 3 del mattino si riversa su altri quartieri. Esondazioni si registrano a Testaccio e al Rione Monti che ora vogliono anche loro le telecamere notturne
«Ha ragione Monicelli - cita uno dei suoi alleati, eccellenti Allegra Gezel, iscritta all’associazione abitanti del Centro storico - questi quartieri stanno perdendo la loro identità. Fra tavolini che si allungano, locali che non rispettano gli orari di chiusura e artigiani che se vanno, Monti rischia di diventare un’altra cosa. Noi non vogliamo chiuderci, vogliamo regole e varchi elettronici in funzione la notte».
La moltiplicazione dei coperti e dei pubs ha generato un effetto collaterale indesiderato: la moltiplicazione delle notti bianche.
«La Ztl notturna sta dando risultati molto importanti e incoraggianti - è la valutazione del sindaco Veltroni - ci può essere qualche aspetto soggetto a verifica, ovvio. La ztl ha molto contribuito a migliorar e la qualità della vita nel centro storico per cittadini e commercianti».
In origine, quando il Sistema Iride fu varato, l’idea contenuta già nel vecchio piano generale del traffico è che dovesse funzionare 24 ore su 24. I residenti rimproverano alll’amministrazione capitolina la politica dei piccoli passi per non arrivare «al punto di rottura tra esigenze di vivabilità dei residenti e quelle dei commercianti».
«Chi ha scelto di escludere Madonna dei Monti dalla Ztl notturna, dalle 23 alle 3, del venerdì e sabato sera sarebbe da psicanalizzare», non usa mezzi termini, ad esempio, Luciano Fonti, ingegnere e titolare del Laboratorio di Urbanistica alla Facoltà di Architettura di Roma "Valle Giulia". «Invito l'assessore Calamante a fare un giro in questo antico rione, così capirebbe che occorre preservarlo dall'invasione di auto - spiega l'ingegnere urbanista, nipote di Bruno Zevi - Evidentemente i tecnici del Comune considerano la vecchia "Suburra" non suscettibile di invasioni come Campo de’Fiori».
Su un altro fronte, San Lorenzo, gli abitanti si lamentano per il motivo opposto. La Ztl "by night" c'è, (dal mercoledì al sabato dalle 20 alle 3) ma per i residenti, che si sentono agli arresti domiciliari, così com'è non funziona. Un clamoroso flop. «Si stava meglio quando si stava peggio - dice Bernardo Gentile, 54 anni, tecnico informatico, residente in piazza dell'Immacolata - I motorini, che hanno libertà d'accesso, fanno più rumore delle auto. Non possiamo uscire nei week-end perché al ritorno non troveremmo parcheggio, anche grazie ai "tavolini selvaggi" che occupano lo spazio per la sosta. E che dire dei musicisti che suonano tamburi e percussioni a fino alle 3 del mattino?».
Anche tra i giovanissimi c'è chi si lamenta: «A San Lorenzo non si vive più. Il problema non è limitare il traffico notturno nel fine settimana - dice Ramona, 15 anni, liceale - ma controllare chi frequenta il quartiere, in genere brutti ceffi». In prima linea per la "revisione" del provvedimento c'è Paolo Di Vetta, portavoce della "Rete cittadini e residenti di San Lorenzo": «Sui cartelli stradali l'orario indicato è dalle 20 alle 3, su televideo è posticipato alle 21,30, mentre in realtà fino alle 21.15 entra chiunque perché i vigili chiudono un occhio». Risultato? «La Ztl è un colabrodo - aggiunge Di Vetta - Per questo motivo noi chiediamo che l'orario venga rispettato così come è scritto sulla segnaletica, dalle 20 alle 3, e che la Ztl venga estesa anche nella parte di via Tiburtina antica». Le accuse non risparmiano nessuno: «L'Ama è latitante, l'illuminazione è insufficiente e la navetta "nottambula", che fa la spola dai parcheggi di scambio di piazzale Aldo Moro e piazzale del Verano fino dentro al cuore di San Lorenzo, viaggia vuota». Non va meglio a Testaccio dove, sebbene la Ztl non sia ancora stata istituita, i residenti lamentano un traffico caotico specie nelle ore notturne. «Hanno chiuso il centro, Trastevere e San Lorenzo e ora vengono tutti qui - sbotta Anna G. 54 anni, - la notte non si dorme neppure coi tappi alle orecchie».
(ha collaborato Francesca Filippi).