Piove, polemica sulla domenica ecologica
Il radicale Viale: inutile lo stop alle auto. L’assessore Ortolano: il centro pieno di gente - da La Stampa del 19.09.2005
19 September, 2005
<b>Lotta all'inquinamento. Ieri la prima giornata di blocco della circolazione: iniziative e banchetti con cibi ecologici
Claudio Laugeri</b>
Il Comune dichiara guerra allo smog in un giorno di pioggia. Ed è subito polemica. «Altro che ecologico. Quello di oggi, sotto la pioggia, è stato un altro blocco inutile...», sentenzia il radicale Silvio Viale, presidente della associazione Adelaide Aglietta. Rincara: «È l'ennesima riprova dell'assenza di una vera politica ecologica». Incassa e rilancia l’assessore comunale all’Ambiente, Dario Ortolano: «Viale dovrebbe scendere dagli uffici dove è seduto e venire in piazza in mezzo alla gente. Forse, avrebbe cambiato idea se avesse parlato con le migliaia di persone arrivate a passeggiare nelle vie del centro».
La giornata dedicata a «I mutamenti climatici» è stata l’occasione per organizzare l’esposizione di banchetti con cibi ecologici e biologici, manifestazioni come «Ciclopedalando» in piazza Galimberti, a chiudere con il concerto di musica interetnica del gruppo «Piazza Vittorio» di Roma organizzato in piazza Castello. Sotto il controllo dei «civich». Sono stati 107 gli automobilisti multati dalle 10 alle 19 per aver violato il perimetro corso Regina Margherita-corso Inghilterra-corso Vittorio Emanuele II-corso Moncalieri, molti altri però sono riusciti a circolare senza problemi nella zona dichiarata «off limits» per le auto. Complice la ventina di deroghe previste dalla delibera (dai residenti, ai veicoli per il trasporto di disabili, agli edicolanti di turno, ai responsabili di consegne a domicilio, agli ospiti degli alberghi in possesso di prenotazione), ma soprattutto l’impossibilità di controllare tutti i varchi di un perimetro così ampio. Pattuglie della polizia municipale hanno piantonato quasi tutti gli accessi alla Ztl (dai Giardini Reali, al ponte Vittorio Emanuele I, all’incrocio tra corso Cairoli e corso Vittorio Emanuele II, a via Roma, a via della Consolata, a via Santa Teresa), ma per i novanta agenti in servizio sarebbe stato impossibile cercare di bloccare il traffico tra la Ztl e la zona pedonale «allargata». Così, era facile percorrere impuniti via Cernaia oppure corso Vinzaglio, raggiungere piazza Solferino oppure piazza Arbarello, arrivare fino a corso San Maurizio, scivolare lungo via Napione (alle spalle dei vigili fermi davanti al ponte, in corso Moncalieri) fino al Valentino.
Gli agenti, poi, hanno «protetto» il cuore della città cercando di utilizzare il buon senso: molte indicazioni agli automobilisti per allontanarsi dalla zona chiusa al traffico, multe soltanto ai guidatori «isolati». Anche per evitare contestazioni legate all’ingiustizia di un’automobilista fermato in mezzo ad altri lasciati andare via.
La pioggia ha spinto, comunque, molti torinesi a ignorare il divieto, contando sulla mancanza di controlli. E confidando anche nel «black out» forzato delle telecamere: troppe deroghe alla delibera di blocco del traffico, impossibile gestire l’eventuale valanga di contestazioni alle multe dettate dagli scatti dell’«occhio elettronico». In più, tanti automobilisti hanno pensato che la pioggia avesse spinto Palazzo Civico a revocare la chiusura al traffico, come già era avvenuto in altre occasioni. Ma una decisione di questo tipo avrebbe danneggiato le manifestazioni già organizzate da Comune e Circoscrizioni.