Nicastro e Vendola: «Giunta regionale adotta il Piano regionale dei rifiuti urbani»
Con il nuovo Piano regionale l'obiettivo di raccolta differenziata si uniforma a quello nazionale: il 65% (anzichè il 56%). Altro target da raggiungere la riduzione dei volumi di indifferenziato da smaltire in discarica: non più del 5,25% della produzione totale. Sulla Governance: «Saranno gli Aro a organizzare la raccolta e il trasporto dei rifiuti prodotti dai comuni»
14 May, 2013
Il presidente Vendola e l’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, hanno presentato ieri alla stampa – al termine della Giunta regionale che lo ha adottato – il piano regionale dei rifiuti. «L'adozione nella Giunta odierna del Piano Regionale dei Rifiuti - ha detto Lorenzo Nicastro- è il coronamento di un lavoro che ha conosciuto fasi di incertezza dovuta allo sconvolgimento del quadro normativo nazionale di riferimento e che oggi apre una fase cruciale per la nostra regione: la concertazione di uno strumento strategico per la gestione dei rifiuti. E' il primo Piano di matrice non commissariale in cui confluiranno osservazioni e suggerimenti dal partnerariato ritenuti utili alla migliore gestione immaginabile per la nostra regione».
«Il piano ha già valorizzato e messo a sistema alcune istanze contenute nei documenti di armonizzazione dei piani ambito arrivate in Regione: alla base della pianificazione ci sono degli obiettivi specifici. In primo luogo una robusta attività di prevenzione che punta da un lato alla riduzione della produzione di rifiuti e dall'altro ad una concezione della materia in funzione del suo riutilizzo. Abbiamo poi un obiettivo di recupero di materia principalmente attraverso il raggiungimento di livelli di differenziata non inferiori al 65% ma anche – prosegue Nicastro – tramite ulteriori fasi di recupero da indifferenziato opportunamente trattato. Il dato cui puntiamo è un conferimento in discarica attorno al 5,25%. Questa è la sintesi numerica della società del riciclo che abbiamo immaginato per la nostra Regione».
«Tutto questo processo ha come cuore pulsante i territori: il nuovo assetto di governance, figlio della legge regionale 24/2012, pone in capo ad Aro e Oga le scelte relative, rispettivamente, a raccolta spazzamento e trasporto e impiantistica. A questi organismi territoriali di gestione – spiega ancora Nicastro – spettano le scelte, la programmazione e, soprattutto la messa in opera di un sistema descritto nel Piano e che rappresenta un quadro di riferimento entro cui muoversi. A cominciare dalla fase di concertazione che si apre a seguito dell'adozione in Giunta e proseguendo nel momento in cui il Piano sarà definitivamente approvato, i territori saranno i veri protagonisti di una rivoluzione culturale, in materia di gestione dei rifiuti, che abbiamo tratteggiato in questo provvedimento».