Marino, candidato a sindaco del centrosinistra a Roma: "Stop alla politica della discarica e riorganizziamo Ama"
Il medico del Partito Democratico ha nel dire basta alla politica delle mega-discariche la pietra angolare programmatica in tema di ambiente. "Non abbiamo la bacchetta magica, ma dobbiamo portare fuori Roma dall'immobilismo sulla raccolta dei rifiuti e partire già dall'autunno con la differenziata in tutte le aree"
22 May, 2013
Sul tema dei rifiuti per Ignazio Marino, candidato a sindaco del centrosinistra a Roma, è convinto che bisogna usare tutta la cautela del mondo. Nessuno infatti “ha la bacchetta magica”: lui nel suo programma infatti prevede diverse “mosse” graduali per tirar fuori la capitale dal pantano in cui è finita e che l’ha costretta a finire sotto la lente di ingrandimento di Bruxelles negli ultimi 18 mesi sul delicato tema. Il “chirurgo” del Pd parte da un assunto semplice: “Niente più Malagrotta e nemmeno nuove mega-discariche: anche portare dei rifiuti trattati in luoghi del genere rappresenta una politica superata, e innumerevoli studi tecnici lo hanno dimostrato. Anzi, nel mio programma, in merito alla Valle Galeria, c’è un deciso processo di riqualificazione della zona”.
Poi, il secondo step decisivo per Marino è il controllo di efficienza gestionale dell'Ama, la controllata del comune che si occupa della nettezza urbana. “Negli ultimi anni la gestione di questa azienda è stata un continuo sperpero, invece essa deve diventare lo strumento per risolvere questa emergenza dei rifiuti. Senza un giro di vite in chiave più efficiente su Ama, roma ci metterà una vita a risolvere il problema”. Il terzo punto, più immateriale, riguarda i cittadini. “Se eletto voglio far recuperare a questa città il senso civico: non sarà il fattore scatenante, ma la sua assenza ha un ruolo nella situazione annosa dei rifiuti in questa città”. Quindi eccoci al concreto programma su come rivoluzionare la raccolta. "Dobbiamo arrivare al 50% di raccolta differenziata entro il 2014 e al 65% entro il 2016 per superare la dipendenza dal sistema delle discariche. Se eletto però, voglio dare il via a un nuovo sistema di differenziata già a partire dall’autunno. Si è troppo tergiversato questo aspetto. Serve un salto di qualità nella raccolta, e, laddove possibile, arrivare al riciclo. Non sarà un percorso facile, ma negli ultimi anni la città è stata abbandonata a se stessa su questo fronte. Soprattutto nelle aree più periferiche, la possibilità per i cittadini di differenziare i materiali è inesistente. Se sarò eletto voglio invertire subito il trend”.