Consumi elettrici in calo a giugno 2013, ma il meteo non c'entra
Terna pubblica i dati relativi alla domanda energetica nazionale del mese di giugno: consumi in calo di oltre il 6% rispetto a un anno fa, ma non sono le temperature leggermente più miti la causa del crollo. Cresce la produzione di energia da fonti rinnovabili
05 July, 2013
Continuano a calare i consumi nazionali di energia elettrica. Nel mese di giugno 2013, Terna ha registrato una domanda di elettricità pari a 25,8 miliardi di kWh, il 6,2% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In parte, il calo dipende dal minor numero di giornate lavorative (20 a fronte delle 21 del 2012) e dalla temperatura più mite (mezzo grado di media in meno a giugno 2013), ma anche tendendo conto di questo duplice effetto, i consumi risultano ridotti di oltre il 5% (5,2, per la precisione). Non è stato dunque il meteo un po' più clemente, e un conseguente uso ridotto dei condizionatori, a determinare il crollo della domanda.
La fetta più ingente di elettricità, pari al 46,7% del totale, è stata assorbita dalle regioni del Nord. Centro e Sud, invece, hanno consumato rispettivamente il 29,9 e il 23,4% dell'energia totale. Il calo della domanda su base annua, comunque, si registra in tutte le aree del Paese: -3,8% al Nord, -7,3% al Centro e addirittura -10,4% al Sud. Nel primo semestre
del 2013 la domanda di energia elettrica risulta in flessione del 3,9% rispetto al corrispondente periodo del 2012 (-3,3% tenendo conto del numero di giornate lavorative e della differenza di temperatura). Rispetto al mese di maggio 2013, quando gli italiani avevano utilizzato 25,3 miliardi di kWh, la richiesta di elettricità appare invece sostanzialmente inalterata.
Tornando ai dati di giugno 2013, la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l'87,5% dalla produzione nazionale e per la quota restante (12,5%) attraverso le importazioni dall'estero. Crescono l'idroelettrico (+21,8%) il fotovoltaico (+33,0%) e l'eolico (+34,6%). In flessione, invece, la fonte termoelettrica (-22,8%), invariato il geotermico (-0,2%).