Depurazione: D'Angelis incontra regioni, comuni, autorità idriche e aziende. Al via task force governativa
Il sottosegretario alle Infrastrutture istituisce un organismo per far fronte all'emergenza. Tre le mosse previste: tariffe capaci di incentivare gli investimenti e garantire le fasce deboli; nuovi strumenti di finanziamento delle opere; ricorsi ai fondi europei
03 September, 2013
"Colmare il grave deficit infrastrutturale nel settore degli acquedotti e soprattutto della depurazione. E' un impegno che il governo prende molto sul serio". Questa la dichiarazione del sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D'Angelis al termine dell'incontro odierno con regioni, province, comuni e aziende del settore. Una riunione in cui il governo ha dato il via alla task force chiamata a fronteggiare i ritardi in materia di depurazione dell'acque e di approvigionamento idrico.
"In un terzo del nostro Paese e in particolare al Sud – ha continutao D'Angelis - l'acqua arriva anche a turni dopo giorni, e non ci sono fognature né depurazione delle acque reflue per tre italiani su 10. Si tratta di condizioni inaccettabili da Paese in via di sviluppo che abbassano la qualità della vita e producono continue emergenze e inquinamento e questo ritardo storico ci sta portando dritti verso sanzioni euopee che saranno un vero salasso per lo Stato e le Regioni, pari a 700 milioni l'anno e al taglio di alcuni fondi Ue fino alla conquista della 100% della depurazione".
Tre le leve sulle quali il governo intende puntare: elaborare una tariffa idrica definitiva sostenibile per gli investimenti necessari e che tuteli gli utenti deboli; il sostegno attraverso una quota di risorse pubbliche e l'utilizzo di strumenti innovativi come gli Hydrobond; l'utilizzo dei Fondi strutturali europei e di Coesione nazionale in un settore che richiede una capacità di investimenti di almeno 4 miliardi l'anno per i prossimi 15 anni.
"E' un settore anti ciclico – ha concluso D'Angelis - che può ridare ossigeno anche all'occupazione e può far aprire 480 cantieri per 4,8 miliardi di euro già finanziati a livello locale dalle principali aziende idriche''.