Riciclo: "Da cosa nasce cosa" al Museo Leonardo da Vinci
Di cosa sono fatti gli oggetti e come si possono scomporre e riciclare? Il Museo della Scienza e Tecnologia di Milano inaugura la rinnovata Sezione dedicata alla progettazione e riciclo dei prodotti. Perché per differenziare e riciclare bene, bisogna prima progettare bene. In partnership con AMSA e Consorzio RAEE. Presenti anche Pippo Ranci del Gruppo A2A, il direttore del Museo Galli, la curatrice Olivini e l’assessore Maran. Venerdì 27 l’apertura per il pubblico / FOTO
25 September, 2013
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” ha inaugurato l’esposizione interattiva permanente “Da cosa nasce cosa. Il ciclo di vita dei prodotti”, realizzata in partnership con Amsa e Centro di Coordinamento RAEE, rinnovata nelle modalità di interazione e aggiornata nei contenuti, nei materiali e nelle forme rispetto al precedente allestimento.
Differenziare e riciclare correttamente può essere anche argomento da museo della tecnologia, come si è spiegato il 25 settembre all’inaugurazione della nuova Sezione « Da cosa nasce cosa », del Museo Nazionale Leonardo da Vinci. Ed è iniziata con un reading tratto da «La Strada di San Giovanni» di Calvino, la presentazione che il Direttore Generale del Museo, Fiorenzo Galli, ha fatto presso la Sala del Cenacolo di via San Vittore 21. Chi lo sapeva che oggi dentro un cellulare ci sono ben 60 elementi diversi della tavola periodica, quando 50 anni fa se ne trovavano appena 20 nell’intera casa di un italiano? Quanta ricchezza di materiale sconosciuta c’è dentro tutto questo? Il Direttore ha presentato con molto orgoglio questa iniziativa milanese dedicata al ciclo di vita dei prodotti e al loro impatto ambientale.
Pippo Ranci, Presidente del Consiglio di Sorveglianza A2A e anche membro del CdA del Museo, ha illustrato le motivazioni che hanno spinto A2A, attraverso AMSA, a partecipare al progetto di rifacimento della Sezione museale. Ha ricordato come oggi le aziende di servizi ambientali abbiano un compito sempre più complesso e come il Gruppo A2A sia divenuto - attraverso A2A Ambiente - il primo operatore ambientale in Italia. Nel mondo si dice "waste management", gestione dei rifiuti, concetto che va ben oltre lo smaltimento. "Se allontanare i rifiuti con una teleferica come raccontava Calvino è impossibile, l’unica strada che abbiamo oggi è quella della riduzione dei rifiuti, insieme alla sempre migliore capacità di gestione e riciclo". Ranci ha aggiunto che questa sfida include l'eco design, ossia progettare considerando gli impatti ambientali dei prodotti durante l'intero ciclo di vita (LCA) e la corretta valorizzazione dei materiali. Infine Ranci ha ricordato l’alto livello nella gestione dei rifiuti raggiunto da AMSA e quanto la complessità della gestione dei rifiuti oggi implichi anche lavorare in un sistema di alta concorrenza. "L’Italia in Europa è a metà strada tra i Paesi che riescono a non buttare nulla in discarica e quelli che buttano tutto. Siamo sotto il 50%, per quello che ancora va in discarica, quindi siamo sulla buona strada".
Fabrizio Longoni, Direttore del Coordinamento RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ha ricordato come nella loro categoria di rifiuti ci sia ancora tanta dispersione di materiali recuperabili. Le apparecchiature del Museo di cui si mostra il ciclo di vita sono i prodotti tecnologici dei giovani di oggi. Vedere la ricchezza dei materiali che contengono e come questi possano essere recuperati, può avere grande impatto sulle capacità di riciclo delle famiglie italiane.
L'assessore Maran ha ricordato che EXPO non sarà solo un’esposizione sul cibo, ma anche sul conseguente impatto ambientale della sua produzione. « Speriamo che sia l’occasione per un cambiamento culturale dei milanesi, perchè in fondo parlare di raccolta differenziata e di riciclo, significa la possibilità di conidividere qualcosa, di sentirsi insieme più responsabili. Condividere, « sharing », un concetto che a Milano sta prendendo piede anche con altre iniziative, come quelle della mobilità ».
L’eco-designer Duroni ha spiegato come anche tra i tecnici il concetto di LCA, ciclo di vita del prodotto, non sia sempre conosciuto. Invece è proprio dalla progettazione, dal «pensare» correttamente un prodotto, che ingegneri e architetti possono crearlo già più compatibile con suo riciclo.
Francesca Olivini è la curatrice scientifica della nuova Sezione del Museo. Ha spiegato l’importanza culturale di questa nuova esposizione e come questa inviti il pubblico a esplorare e riflettere sul ciclo di vita dei prodotti attraverso le cinque aree dedicate a progettazione, produzione, distribuzione, uso e dismissione. Il cittadino visualizza le diverse tipologie di prodotti da buttare, con particolare attenzione ai RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, e scopre che cosa accade quando escono da casa sua. Oggetti storici e contemporanei permettono di confrontare come sia cambiata nel tempo la raccolta dei rifiuti. Opere d’arte create appositamente per l’allestimento partendo da oggetti dismessi suggeriscono che anche gli scarti possono tornare a nuova vita.
Apertura al pubblico della rinnovata Sezione del Museo, venerdì 27 settembre, in occasione dell’Open Nigt e della Notte dei Ricercatori del Museo della Scienza e Tecnologia, Leonardo Da Vinci.