Roma, Municipio VIII verso il degrado tra erbacce e mancanza di trasporto pubblico
"Acea, Ama e Atac hanno preso di mira il nostro Municipio". Così Andrea Catarci, Presidente Municipio VIII (ex XI)rendendo nota la mancanza di servizi di pulizia, trasporto pubblico e illuminazione.
04 October, 2013
"I bordi delle strade e i marciapiedi del nostro territorio continuano ad essere letteralmente invasi dall’erba e dai cespugli. Nonostante l’illogicità di pensare che la situazione non fosse conosciuta da chi deve erogare i servizi di pulizia, il Municipio ha avanzato richieste di intervento indicando alcune delle vie colpite. Ma l’AMA continua a centellinare le azioni sul territorio ed a lasciare nell’attuale incuria la maggior parte dei nostri quartieri". Questa la dichiarazione di Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma VIII (ex XI)relativa alla manutenzione dei quartieri del Municipio che non riguarda soltanto i marciapiedi. "Non va bene neanche su altri fronti. L’ATAC, che per motivi economici considera irrealizzabile ogni richiesta di potenziamento del trasporto pubblico avanzata dall’Ente municipale, continua a posticipare all’infinito il termine dei lavori di consolidamento del ponte ferroviario della Linea B che si trova tra via Laurentina e via Ostiense. In quel quadrante si è prodotto un peggioramento della viabilità locale e un danno grave alle attività commerciali". Anche l'ACEA sembra aver preso di mira interi quartieri e parchi del Municipio VIII "lasciando al buio a rotazione vie, piazze e alcuni parchi, creando una situazione di insicurezza dei luoghi". Il Presidente del Municipio chiede dunque l'intervento di Sindaco e Giunta sulle società che gestiscono i servizi pubblici per far rispettare quanto previsto dai Contratti di servizio. "Scelgano rapidamente - ha concluso Catarci - di decentrare ai Municipi il rapporto con tali aziende, in modo da rendere possibile un’azione più puntuale di collaborazione, vigilanza e controllo sugli interventi. Questa è l'unica maniera per uscire dall’attuale stato di insufficienza cronaca di servizi essenziali per la cittadinanza".