Meno auto in città? "Colpa dell'aumento di piste ciclabili e ztl" secondo il Centro Studi Continental
Circola la notizia di un'indagine eseguita su dati Aci e Istat dal Centro Studi Continental, secondo cui il calo di automobili nelle città italiane sarebbe avvenuto "a causa dell'aumento delle piste ciclabili e delle zone ZTL" come riportano tutte le agenzie, nonostante il testo dello studio non sia disponibile in rete...
11 October, 2013
"Vi è una sempre maggiore difficoltà da parte degli abitanti delle città ad utilizzare l'auto: sono aumentate nei centri cittadini le piste ciclabili e le zone ZTL"
Affari italiani
"In cinque anni nelle grandi città italiane è diminuito il numero delle automobili circolanti e non solo a causa della crisi e del caro-carburante, ma soprattutto per la difficoltà di muoversi in auto nei grandi centri, a causa dell'aumento delle piste ciclabili e delle zone ZTL. (...) Ad oggi, l'uso dell'automobile non sembra avere alternative praticabili, a causa di trasporti pubblici spesso malfunzionanti e costosi"
Ansa
Citiamo queste due agenzie, ma la "notizia" l'hanno riportata praticamente tutte. Il Centro Studi Continental ha diffuso uno studio, di cui purtroppo non c'è traccia on line, nonostante le decine di citazioni, elaborato sulla base di dati ACI e Istat, secondo il quale fra le prime cause del fenomeno di demotorizzazione che vivono le città italiane dall'inizio della crisi economica, ci sarebbe il continuo aumento di zone pedonali e piste ciclabili, che renderebbero meno agevoli gli spostamenti. Riportiamo di seguito la nota pubblicata dall'Ansa, in versione integrale.
ANSA: Meno auto in città a causa di parcheggi e ZTL
"In cinque anni nelle grandi città italiane è diminuito il numero delle automobili circolanti e non solo a causa della crisi e del caro-carburante, ma soprattutto per la difficoltà di muoversi in auto nei grandi centri, a causa dell'aumento delle piste ciclabili e delle zone ZTL e nel contempo della drastica diminuzione del numero di parcheggi gratuiti. E' quanto emerge da un'elaborazione del Centro Studi Continental su fonti Aci e Istat, che rileva come il tasso di motorizzazione, e cioè il rapporto tra le autovetture circolanti e gli abitanti, dal 2008 al 2012 negli otto principali centri urbani del Paese sia sceso dallo 0,6% di Bari al 5,4% di Roma.
Ma il fenomeno è limitato ai grandi centri, perché "il parco circolante complessivo si mantiene sostanzialmente stabile nonostante la crisi. E ciò significa che il tasso di motorizzazione è invece cresciuto tra coloro che non abitano nelle grandi città". La disaffezione all'auto si mostra più evidente nella Capitale dove, per ogni mille abitanti, nel 2008 circolavano 706,7 automobili e nel 2012 sono scese a 668,4 (-5,4%). Subito dopo viene Milano, con un tasso di motorizzazione sceso da 557,9 a 528,8 vetture (-5,2%), seguita da Torino* (da 628,4 a 597,1 automobili, -5%). Dalla 'top tre' si passa a Bologna (-3,9%) e dopo a Firenze (-2,9%), Genova (-1,4%), Napoli (-1,1%), Bari (-0,6%). Il capoluogo pugliese vanta il minor tasso di 'demotorizzazione' in cinque anni. Secondo il Centro Studi Continental, a produrre il minor numero di vetture circolanti sarebbero, da un lato, ''la sempre maggiore difficoltà da parte degli abitanti delle città ad utilizzare l'auto: sono infatti aumentate nei centri cittadini le piste ciclabili e le zone ZTL. Al contempo è drasticamente diminuito il numero dei parcheggi gratuiti disponibili".
Fattori a cui devono aggiungersi il caro-carburanti e la crescita della pressione fiscale sulle automobili che, rileva lo studio, "hanno raggiunto livelli quasi insostenibili e costituiscono quindi un'ulteriore spinta verso un minor utilizzo e verso la rinuncia all'auto". Anche se, ad oggi, l'uso dell'automobile non sembra avere alternative praticabili, a causa di trasporti pubblici spesso malfunzionanti e costosi. "In ogni caso - mette in evidenza lo studio - il minor uso delle autovetture nelle città ha portato qualche benefico effetto in termini di miglioramento della qualità dell'aria" (Ansa)
* Torino: Secondo l'agenzia 5T, che gestisce il monitoraggio del traffico nell'area metropolitana, tra l'inizio del 2010 e settembre 2013 la riduzione del traffico automobilistico - rilevata per numero di passaggi sulle spire - è stata del 10%
Leggi anche:
Torino: in 4 anni il traffico è calato del 10%