"Il futuro dei servizi idrici", convegno internazionale. Intervista al promotore
Il 7 e l'8 novembre Torino ospita un convegno internazionale che si interroga sul destino delle risorse idriche. Un confronto tra le città europee, con uno sguardo alla Cina e ai cambiamenti climatici. Eco dalle Città ne parla con Paolo Romano, amministratore delegato di Smat Torino, l'azienda che gestisce reti idriche e impianti di trattamento di acque potabili e acque reflue fra i più grandi ed avanzati in Europa
04 November, 2013
di Pietro Mezzi
Giovedì 7 e venerdì 8 novembre, a Torino, nella sede dell’Ilo di viale Maestri del Lavoro, si terrà la conferenza internazionale “Water future. Il futuro dei servizi idrici”. Un appuntamento internazionale che vedrà la presenza di esperti di tutto il mondo per discutere dei temi oggi emergenti nello scenario mondiale. Ne parliamo con l’amministratore delegato di Smat Torino, Paolo Romano.
Ingegner Romano, qual è il significato di questo appuntamento internazionale?
“Il primo significato, più interno all’azienda, è da ricercare nel fatto che sono trascorsi cinque anni dalla costituzione del nostro centro ricerche. Per noi è una tappa importante, perché disporre di un centro ricerche che opera nel settore idrico è cosa rara. Cito un fatto per tutti: di recente, abbiamo vinto una commessa di un ente spaziale per impostare la stabilizzazione dell’acqua nei trasferimenti spaziali, che come è noto durano anche anni. Siamo pertanto impegnati a individuare un biocida che soddisfi tali caratteristiche temporali. Ecco a cosa può servire un centro ricerche come il nostro. Altro secondo importante tema, questa volta di carattere generale, riguarda la governance delle aziende del settore idrico. La terza questione riguarda la protezione delle risorsa acqua e l’annosa vicenda dell’infrazione europea in materia di mancata depurazione delle acque. Un problema che riguarda i sistemi depurativi di buona parte del Paese”.
Quali risposte vi attendete dalla politica e del governo?
“Dal Governo che vi siano leggi specifiche anche per società in house. Oggi esiste una tutela delle società quotate in borsa, noi chiediamo che società come le nostre possano usufruire delle stesse agevolazioni”.
E dall’Autorità?
“Chiediamo che sia sempre più presente sui temi dell’incentivazione dell’innovazione e della qualità del servizio. E che si arrivi a una tariffa definitiva, superando così la fase transitoria”.
La due giorni torinese si aprirà giovedì 7 novembre alle 10 con il saluto e gli interventi delle autorità nazionali ed europee. Saranno presenti il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il sindaco di Torino, Piero Fassino e il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Guido Bortoni. Attese le comunicazioni di Ugo Mattei, Giacomo Vaciago, e Lars Anwandter della Banca europea degli investimenti. Nel pomeriggio, numerosi i contributi tecnici di carattere generale, come quelli di Riku Vahala dell’università di Helsinki, Claudia Castell-Exner, presidente della Commissione Eureau 1, Mariachiara Zanetti, dell’università di Torino e di Roberto Zocchi, presidente della Commissione di Eureau 3. Venerdì 8 novembre la giornata inizierà alle 9 con le comunicazioni di Bruno Tisserand, presidente della Commissione Eureau 2 e di Adolfo Spaziani di Federutility. Poi, una serie di casi studio su Barcellona, Torino e la Cina. Nel pomeriggio sono in programma delle visite guidate a centri di ricerca e a due impianti di potabilizzazione.