Rifiuti, la raccolta dell'umido nel Municipio V parte con i primi dubbi: "Quali sacchetti uso?"
Partita la sperimentazione per la raccolta dell'umido nel Municipio V di Roma. Ma i cittadini hanno dubbi sui sacchetti "giusti" da utilizzare che, come ci spiegano Estella Marino e Giulia Pietroletti, sono a carico dei residenti. "Meglio brandizzarli", suggerisce la giornalista ambientale Letizia Palmisano
15 November, 2013
È partita nel Municipio V di Roma la sperimentazione della raccolta dell'umido. Dall'11 al 23 novembre i cittadini possono ritirare presso i mercati di zona le biopattumiere dalle ore 8 alle ore 13 e, dopo aver separato in casa gli scarti alimentari ed organici, li potranno portare nei mercati addetti al ritiro tutti i giorni esclusa la domenica dalle 7.30 alle 13.30.
Non mancano tuttavia i primi commenti e i primi dubbi da parte dei cittadini del Municipio.
Roberta, residente in via Valentino Banal (Villa de Sanctis), afferma di essere venuta a conoscenza dell'iniziativa soltanto tramite il nostro sito: "Strano che non ci sia stata una comunicazione adeguata da parte dell'Ama o del Municipio in tutte le strade del quartiere. È una bella iniziativa e credo vada diffusa di più per poter dare l'opportunità a tutti di parteciparvi e rimboccarsi le maniche". La sperimentazione infatti, inaugurata in occasione della SERR, andrà avanti anche dopo il 23 novembre e vuole essere un banco di prova per la futura raccolta porta a porta che ancora non è arrivata nel V Municipio.
Un altro dubbio importante ce lo ha riferito la signora Rita, residente in via degli Olivi: andando al mercato a ritirare la biopattumiera, ha ricevuto anche 3 sacchetti compostabili: “Ma non ne riceveremo altri una volta usati e dovremo procurarceli da soli”, ci racconta. "Sono tornata al mercato chiedendo di poterli acquistare direttamente dall'Ama ma mi hanno risposto che non è possibile". Il problema si pone poiché una buona parte dei sacchetti in circolo non sono compostabili e questo potrebbe creare delle forti impurità nel compost.
"I sacchetti sono a carico dei cittadini, come succede anche nel porta a porta”, ci ha spiegatoGiulia Pietroletti, Assessore all'ambiente del V Municipio. “I sacchetti di mater bi sono facilmente reperibili: possono essere acquistati insieme agli altri tipi di sacchetti per l'immondizia e inoltre vengono utilizzati come buste per la spesa in molti negozi. Normalmente, ha sottolineato Ama, i sacchetti sono sempre a carico del cittadino, sia per l'umido che per gli altri tipi di rifiuti. Speriamo che l'introduzione della raccolta dell'umido – continua Pietroletti - possa essere da incentivo per i piccoli esercenti all'utilizzo di sacchetti compostabili e quindi al rispetto della normativa che prevede le sanzioni per chi continua a commercializzare vecchi sacchetti di plastica e 'bioshopper truffa'".
Anche l'Assessore all'Ambiente di Roma, Estella Marino, ci ha confermato che "nei Municipi di Roma in cui parte la raccolta domiciliare porta a porta i sacchetti in mater bi vengono forniti direttamente da Ama per i primi sei mesi. Non è il caso del V Municipio - ha spiegato ad Eco dalle Città Estella Marino - in cui la raccolta porta a porta è prevista per il 2015: quella che sta partendo ora è una sperimentazione, un'iniziativa che consentirà a chi vuole di portare l'umido ai punti di raccolta". Insomma, un modo per preparare i cittadini alla vera raccolta dell'umido.
Ma il dubbio della signora Rita e di tanti altri abitanti del Municipio probabilmente rimane: in fondo non è così facile distinguere i sacchetti compostabili da quelli che non lo sono. "Potrebbe essere di aiuto - suggerisce Letizia Palmisano, giornalista ambientale, residente proprio in V municipio - permettere di acquistare in loco (al punto di raccolta, ndr) sacchetti 'brandizzati' espressamente da AMA o Comune per la raccolta dell'umido ovvero, al momento del ritiro al mercato, effettuare un sistema di verifica del sacchetto che viene conferito, aiutando i cittadini a distinguere un bioshopper a norma secondo i parametri della EN13432", evitando così impurità. Se non ci sarà un controllo specifico alla raccolta riguardo ai sacchetti tutto il sistema potrebbe risultare fallimentare.
AGGIORNAMENTO
"Ad ogni modo, l'Ama mette a disposizione operatori che saranno presenti sia alla consegna dei bidoncini sia durante l'orario di conferimento e che istruiranno i cittadini sulle modalità di raccolta dell'umido e sul tipo di sacchetti da usare", ci ha ribadito Giulia Pietroletti, Assessore all'Ambiente del Municipio V di Roma, augurandosi che la sperimentazione possa aiutare i cittadini a superare i problemi della raccolta differenziata e li prepari alla futura raccolta obbligatoria in 5 frazioni.
NB: rispetto al video è stata posticipata l'entrata in vigore delle sanzioni.
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