Torino e Milano, cala il calo dei rifiuti. Stime di Eco dalle Città in occasione della SERR
A due mesi dalla fine dell'anno sembra profilarsi una attenuazione delle percentuali di calo della produzione totale di rifiuti urbani (indifferenziato più differenziato). A Milano sale al 42,5 la percentuale di RD
15 November, 2013
Anche ad ottobre la produzione totale di rifiuti cittadini è stata inferiore a quella dell'ottobre 2012. In generale, confrontando la percentuale in calo del 2012 rispetto al 2011 e la percentuale dei primi 10 mesi del 2013 sugli stessi mesi del 2012, si nota però che il ritmo di questo calo sta diminuendo.
I rifiuti solidi urbani (somma di frazione differenziata e indifferenziata) prodotti a Torino di mese in mese nel 2013 sono stati simili a quelli del 2012, e il calo avuto sui primi nove mesi di questi ultimi due anni è stato di 3,3% (318.763 tonnellate fino a settembre 2012, 308.327 tonnellate a fine settembre 2013). Il 2012 aveva invece avuto per tutti i mesi una produzione sensibilmente al di sotto di quella del 2011; totale rifiuto 2011 di 450.301 tonnellate contro le 428.767 nel 2012, calo complessivo del 4,8%. Il calo complessivo nei 33 mesi analizzati si attesta intorno all'8%.
Anche a Milano il calo che nel 2012 rispetto al 2011 toccava il 3,67% (da 691.806 a 666.418 tonnellate), nel parziale dei primi dieci mesi del 2013 cala intorno al 2,66%: dal 1° gennaio 2012 al 31 ottobre 2012 la città aveva prodotto 552.948 tonnellate, mentre nello stesso periodo di quest'anno i rifiuti hanno toccato quota 538.258 tonnellate, registrando quindi una flessione più contenuta. Il dato su base mensile lo è ancor di più: i rifiuti prodotti ad ottobre 2012 erano 60.901 tonnellate, mentre nell'ottobre appena concluso 60.333 (solo - 0,93%).
Questi dati per il momento sono stati elaborati e pubblicati soltanto da Eco dalle Città. Potrebbero innanzitutto dimostrare che la crisi è stata più forte a Torino e per questo c'è stato un calo maggiore dei rifiuti. Quella che che emerge è probabilmente una tendenza anche nazionale tesa alla riduzione del calo.
Sia che questo andamento corrisponda ad "un calo del calo" anche dei consumi, sia che invece corrisponda ad "un calo del calo" soltanto dei rifiuti, in ogni caso è la dimostrazione che non saranno gli andamenti spontanei -e non piuttosto politiche attive per la riduzione dei rifiuti- a ridurre la massa complessiva di rifiuti prodotti.