Ddl stabilità contro rinnovabili, Orlando condivide "l'incazzatura"
Al VI Forum QualEnergia in corso a Roma si è discusso di Legge di Stabilità e di "capacity payment" per le fonti fossili a discapito delle rinnovabili. Deluso Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente Lazio, amareggiato anche Andrea Orlando, Ministro dell'Ambiente
27 November, 2013
"Grande è la delusione che ci viene a guardare le scelte politiche della maggioranza, che nella legge di stabilità si trasformano, nel settore elettrico, nell'ennesimo regalo alle fonti fossili, a danno delle rinnovabili", ha dichiarato il Presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza intervenendo nel corso del VI Forum QualEnergia, in corso a Roma, durante il quale si è discusso di Legge di Stabilità e di "capacity payment" per le fonti fossili a discapito delle rinnovabili. "Non si vuole capire che il sistema elettrico italiano è già cambiato, che enormi possibilità di sviluppo per il lavoro, per la riqualificazione urbana, per la produzione distribuita di energia possono venire da una politica lungimirante che sappia dove sta andando lo sviluppo dei sistemi energetici italiani. Si continua a pensare che il compito della politica sia quello di garantire il sistema elettrico del secolo scorso ed i suoi attori. Per questo chiediamo la cancellazione del comma 99 dal maxi emendamento della Legge di Stabilità, che prevede di togliere risorse alle rinnovabili per dare alle fonti fossili. Da questo Forum lanciamo un presidio per la prossima settimana davanti al Parlamento per ottenere un cambiamento reale nella politica energetica del paese. Le proposte ci sono, le abbiamo presentate in occasione della manifestazione Italia Rinnovabile, che abbiamo tenuto a Roma il 26 ottobre scorso".
Si legge infatti nel testo dell'emendamento: "L’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, con effetto dal 2014, definisce le modalità di integrazione del corrispettivo di cui all’articolo 5, comma 5, del decreto legislativo 19 dicembre 2003, n. 379, senza nuovi o maggiori oneri per prezzi e tariffe dell’energia elettrica, anche disponendo un’adeguata partecipazione delle diverse fonti ai costi per il mantenimento della sicurezza del sistema elettrico".
Durante il Forum è intervenuto anche il Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando che ha così risposto al Presidente di Legambiente sulla questione del comma 99 del maxi emendamento: “Condivido l'incazzatura degli ambientalisti per 2 ragioni diverse: di merito e di metodo. Riguardo al metodo, sono contrario all'utilizzo della legge di stabilità per affrontare questioni di importanza strategica che esulano dal tema dei conti pubblici, come accaduto anche per il demanio e l'urbanistica. Quella della Legge di Stabilità – ha continuato - è una sede impropria per parlare di energia: serve comprensione piena delle ricadute della singola norma. Per quanto riguarda il merito invece, ritengo un errore le campagne contro le rinnovabili, che a mio parere rappresentano invece un grande investimento. Ho anche dubbi sulla costituzionalità dell'emendamento stesso". Per il Ministro dunque è necessario respingere l'attacco alle fonti rinnovabili. "Credo ci sia un margine di manovra che penso vada utilizzato, anche insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, per proporre un emendamento, che mi auguro possa diventare governativo, per modificare la norma nel passaggio alla Camera".
Il ministro Orlando, rispondendo direttamente al presidente di Legambiente, si è quindi dichiarato disponibile a partecipare a un confronto pubblico sugli incentivi alle fonti fossili e sulle politiche energetiche nel Paese. Invito rivolto anche al ministro Zanonato, per ora ancora senza risposta.
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