Roma, domenica a piedi: come sta andando?
Delibere, polemiche, esenzioni, pochi controlli: tutto quello che c'è da sapere sulla domenica a piedi di Roma del 1 dicembre ancora in corso
01 December, 2013
Al via oggi la prima domenica a piedi romana della Giunta Marino che prevede il divieto di circolazione delle auto in Fascia Verde.
Dopo lo stop della mattina (7.30-12.30), si riprenderà alle ore 16.30 fino alle 20.30. Orario, ha spiegato l'Assessore all'Ambiente di Roma Estella Marino, stabilito dalla Delibera 242/2011 per coniugare esigenze dei cittadini con specifiche tecnico-ambientali. Il blocco delle auto, infatti, riguarda le fasce di cosiddetta stabilità atmosferica (mattina e tramonto) in cui si registrano maggiori criticità rispetto alla concentrazioni di inquinanti”. Le prossime domeniche “a piedi” sono previste per il 19 gennaio, il 23 febbraio e il 23 marzo. Alla base del provvedimento, l’esigenza di limitare i danni dell’inquinamento atmosferico negli orari di punta, consentendo al contempo l’ordinato svolgimento della circolazione nelle zone nevralgiche della città attraverso il potenziamento del servizio di trasporto pubblico.
Oltre al divieto di circolazione delle auto in Fascia Verde (cui comunque sono esentate alcune categorie ), la delibera prevede che gli impianti termici destinati alla climatizzazione invernale degli ambienti siano gestiti in modo che, durante il periodo di funzionamento giornaliero consentito (massimo 8 ore, non siano superati i 18°C negli edifici classificati nelle categorie E.1, E.2, E.4, E.5 ed E.6. Invece negli edifici rientranti nella categoria E.3 (ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili) non devono essere superati i 17°C.
Come sta andando?
Oggi a Roma niente sole, tanto freddo e tanto vento: addirittura a causa delle forti raffiche di vento, intorno alle 10, è caduto un albero ad alto fusto in via Flaminia, finendo su un'auto in transito e ferendo le due persone che erano a bordo. Ma soprattutto domenica con blocco auto poco invogliante per i cittadini romani. Infatti non è stata prevista nessuna iniziativa al centro di Roma nonostante Estella Marino il 14 novembre avesse annunciato la domenica di chiusura al traffico veicolare non soltanto come provvedimento volto a contenere le emissioni inquinanti, ma anche come evento per “sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche inerenti l’inquinamento e alla diffusione di modelli culturali alternativi, tesi al miglioramento degli stili di vita", aggiunge Estella Marino. Lo stesso Assessore ha poi rilanciato che per le domeniche a piedi del 19 gennaio, 23 febbraio e 23 marzo si sta ragionando sulla possibilità di collegare l' utilizzo del biglietto metrebus ad alcune attività, manifestazioni culturali e musei della città, entrando dunque gratis.
Il Trasporto Pubblico è stato rinforzato con un aumento delle corse sulla linea A della metropolitana; gli autobus saranno 680 in totale, per 2.362 turni complessivi di cui 91 straordinari, per un totale di 180.000 chilometri programmati.
Scarsi invece i controlli, come testimoniano alcuni romani in giro, proprio durante il blocco, con la loro auto: "Non ho visto vigili in giro", "non sapevo del blocco ma per fortuna non mi ha fermato nessuno per multarmi". Anche i ciclisti che hanno sfidato le intemperie e hanno approfittato dello stop alle auto per passeggiare affermano di aver visto "fin troppe auto per esserci lo stop" e "pochi controlli da parte della polizia e dei vigili urbani". Le multe, in caso, ammonterebbero fino a 163 euro.
Le polemiche
Nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche riguardo al provvedimento preso dalla Giunta Marino che comunque, tramite l'Assessore all'Ambiente Estella Marino, ha ribadito: “Le domeniche a piedi sono in rispetto di una disposizione prevista nella legge regionale per ottemperare al piano di risanamento della qualità dell'aria. E la legge prevede minimo quattro stop alla circolazione. Ho semplicemente applicato quanto prevede sia la legge regionale sia una delibera della Giunta precedente. Col Gabinetto del sindaco e tutti gli assessorati abbiamo cercato di evitare la concorrenza con grandi eventi, la vicinanza con le feste e lo shopping natalizio, tenendo d' occhio anche il calendario delle partite di calcio per limitare il disagio dei cittadini".
Le polemiche arrivano in primis dai commercianti che hanno affermato che le domeniche a piedi rischiano di far registrare un ulteriore calo nelle vendite, già scese del 40%. Federico Rocca, responsabile enti locali di Fratelli d'Italia, ha affermato che “il blocco potrà far saltare molti eventi già decisi e programmati da mesi”, nonostante l'Assessore abbia più volte specificato che nella scelta delle date si è tenuto in considerazione il calendario già programmato degli eventi cittadini e sportivi e che in ogni caso potranno essere modificate “qualora si dovessero verificare eventi, ad oggi non prevedibili, ritenuti dal Gabinetto del Sindaco non compatibili e di interesse pubblico prevalente". Il sindacato romano dei vigili urbani, il Sulp, ha detto invece che la domenica a piedi rischia di essere un colossale fallimento “perché ci saranno al massimo solo 25 pattuglie a controllare tutta Roma in pratica un poliziotto locale ogni 15 km quadrati di strade”.
Cristiana Avenali, consigliere regionale Per il Lazio, difende invece la scelta della Marino: "Chiudere il traffico in zona specifiche di Roma è sicuramente un intervento emergenziale che serve a contrastare l’emergenza dell’inquinamento atmosferico. Nelle grandi città il 70% dell’inquinamento è causato dai gas di scarico delle autovetture: ecco perché è necessario interromperne l’emissione attraverso il blocco della circolazione. Ben vengano quindi provvedimento come quelli addottati dall’assessora Estella Marino, che pongono al centro dell’attenzione di istituzioni e cittadini il tema della qualità dell’aria che respiriamo e di una mobilità nuova”.
Ai posteri l'ardua sentenza. Per fare ulteriori bilanci aspettiamo la fine di questa giornata.
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