Terra dei Fuochi: su quei terreni si può coltivare?
Il giudice della Corte di Cassazione Raffaele Cantone sul decreto Terra dei Fuochi: "Bene gli interventi del governo, ma al di là della repressione e delle prevenzione occorre che le istituzioni facciano chiarezza sui livelli di inquinamento di questi territori: si può coltivare senza rischi o no?"
04 December, 2013
"Bene gli interventi del governo, ma al di là della repressione e delle prevenzione occorre che le istituzioni facciano chiarezza sui livelli di inquinamento di questi territori". A chiederlo e' il giudice della Corte di Cassazione, Raffaele Cantone, intervenendo al confronto sulla Terra dei fuochi organizzato a Napoli dall'Ordine degli Psicologi della Campania. Riservandosi di leggere nel dettaglio il decreto varato dal Consiglio dei ministri, l'ex magistrato della Dda di Napoli individua proprio nella mancanza di chiarezza la causa principale delle paure dei cittadini. "C'e' bisogno di capire se esistono davvero zone inquinate dove evitare ogni tipo di coltivazione food - chiarisce - se invece queste zone non ci sono, il governo deve dare rassicurazioni". L'invito e' quindi a "non fare 'terrorismo psicologico', anche perché non abbiamo gli elementi", pur mantenendo "altissima l'attenzione" e chiedendo "con forza una precisa informazione" e "trasparenza su chi gestirà le bonifiche". Cantone esprime poi perplessità sulla misura del decreto che prevede il raccordo diretto tra la magistratura e gli amministratori locali. "Le comunicazioni alle autorità politiche, amministrative e istituzionali sono previste dal codice di procedura penale - ricorda - ma la maggior parte delle comunicazioni che abbiamo fatto quando lavoravo in procura non sortivano effetti, quindi pensare che comunicare al sindaco che un pentito ha ammesso di aver sotterrato rifiuti in una determinata zona possa cambiare il corso delle cose, mi sembra ridicolo".