Puglia, questione ecotassa. Le posizioni in consiglio regionale
"Rifiuti, pugno di ferro sull’avvio dell’ecotassa". Articolo di Bepi Martellotta da laGazzettadelMezzogiorno.it del 13 dicembre 2013.
14 December, 2013
"Rifiuti, pugno di ferro sull’avvio dell’ecotassa". Articolo di Bepi Martellotta da laGazzettadelMezzogiorno.it del 13 dicembre 2013.
BARI - «Non c’è nessuna giustificazione per la quale, accanto a un Comune che fa il 70% di differenziata, ce n’è uno che ne fa il 5%». Nichi Vendola tiene duro di fronte all’ondata di proteste che sta arrivando dai Comuni sull’applicazione dell’ecotassa dal prossimo 1° gennaio. E non le manda a dire a chi, come il sindaco di Lecce Paolo Perrone (da molti indicato come suo possibile sfidante in quota Pdl alle prossime Regionali), in una lettera lo ha accusato del «pesante ritardo con cui la Regione, solo nel novembre scorso e dopo anni di inerzia, ha approvato il Piano dei Rifiuti».
«Chi inquina paga, chi non ha l’impegno della responsabilità paga. Vogliamo premiare i cittadini - prosegue Vendola - che si impegnano nella raccolta differenziata, ma intendiamo stigmatizzare il comportamento di quelle Amministrazioni che hanno percentuali da vergogna. Attenzione - avverte Vendola - se poi il sindaco di Lecce intende riproporre la questione degli inceneritori, finché io sarò il presidente di questa Regione, farò in modo che non si passerà dalla dittatura delle discariche alla dittatura degli inceneritori. Se la destra vuole gli inceneritori, allora avrà pane per i propri denti». Infine, l’assicurazione: «Costruiremo il meccanismo dell’ecotassa in modo tale da non danneggiare i cittadini, ma da penalizzare le Amministrazioni dormienti, ma non ci sarà nessun differimento».
Ieri sono proseguite le audizioni in consiglio regionale e il tema più «caldo» del Bilancio ha dettato l’agenda. L’Unione delle Province Upi ha chiesto una differenziazione tra i comuni: visto che la Regione non ha promosso la costruzione di impianti di compostaggio, ai comuni che hanno raggiunto alte percentuali di raccolta differenziata ma che non l’hanno potuta conferire negli impianti, l’ecotassa - questo il ragionamento - non va applicata a differenza, invece, di quelli che non si sono attivati o lo hanno fatto con percentuali assai modeste». Dall’opposizione, però, rumoreggiano e puntando a modificare il Bilancio. «Ho già pronto l’emendamento - annuncia Erio Congedo (FI) - che rinvia di un anno l’applicazione dell’ecotassa. Vista l’analoga linea espressa da gruppi di centrosinistra, ci dichiariamo fin d’ora disponibili ad una convergenza senza primogeniture».
«La Regione - insiste il capogruppo Fi Ignazio Zullo - per le sue continue inadempienze non ha alcun titolo per impartire lezioni di virtuosità. E constatiamo che anche i colleghi del Pd non condividono le posizioni oltranzistiche del presidente sulla materia. Basterà, pertanto, raccordare la stragrande maggioranza del consiglio regionale per definire una posizione comune che venga incontro alle richieste dell’Anci ed alle necessità di cittadini, mai tanto schiacciati da balzelli di ogni tipo». In effetti, il rischio che in Aula - al momento del voto sulla manovra - possa manifestarsi una maggioranza trasversale ostile al provvedimento, c’è tutto.
«In questo momento di crisi non si può gravare sui cittadini con nuove tasse - dice Salvatore Negro, capogruppo Udc - per questo occorre una gradualità dell’applicazione dell’ecotassa». Annuncia voto contrario al Bilancio il Nuovo Centrodestra, che così si ricompatta con Fi. «La manovra è carente e non interviene in un’efficace riduzione della pressione fiscale», dicono Maurizio Friolo, Andrea Caroppo, Antonio Camporeale e Domi Lanzilotta. E aggiungono: «non risponde sull’ecotassa, il suo piano rifiuti è costoso e inattuabile non per volontà delle amministrazioni locali ma per le gravi carenze nella gestione del ciclo dei rifiuti. E quanto sarà impegnato o andrà perso dei 10 milioni investiti sugli Aro?». «Riteniamo che l’entrata in vigore dell’ecotassa debba slittare e che la proroga debba avvenire a condizione che i comuni si facciano monitorare dalla Regione e dimostrino i progressi ogni 3 mesi», propongono Tommy Attanasio e Antonio Buccoliero (Realtà Italia).
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