Circa 80 giorni con il Pm10 sopra la soglia limite dei 50 microgrammi per metro cubo. Per Milano il 2013 si conclude così. Il dato è quello registrato delle centraline dell'Arpa che misurano la qualità dell'aria. Per la metropoli non è stato un anno nero, se si confrontano i dati al 30 dicembre 2013 con quelli del 2002, quando gli sforamenti raggiungevano quota 163 giorni nella centralina di Juvara Pascal e 150 in quella di Verziere. Ma il capoluogo lombardo resta comunque fuorilegge, in quanto ha abbondantemente superato il bonus di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo, concesso dalle norme.

Nel 2013 i giorni in cui i milanesi hanno respirato concentrazioni di Pm10 sopra i limiti sono stati 80 nell'area monitorata dalla centralina di Juvara Pascal, 69 nell'area della centralina Verziere, 82 in zona Senato. Nell'arco di oltre 10 anni i giorni di sforamento sono andati diminuendo, anche per le misure antismog adottate ma non solo, spiegano gli esperti. Pesano tanto le condizioni climatiche. Un anno buono è stato il 2010 (i giorni sopra i limiti andavano da 76 a 84 a seconda della zona), seguito da due anni in cui i giorni di sforamento sono tornati ad aumentare (nel 2011 da 122 a 132, a seconda della zona, e nel 2012 da 106 a 93). Nel complesso, in questo anno appena trascorso, le concentrazioni medie di Pm10 a Milano si sono attestate sui 38-35 microgrammi per metro cubo (nel 2002 erano a quota 58-59 microgrammi/metro cubo).

Allargando lo sguardo alla Lombardia nel 2013 sono riusciti a centrare l'obiettivo di non andare oltre i 35 giorni di sforamento solo Busto (35), Osio (34) e Lecco (da 32 a 22, a seconda della zona). Mentre la maglia nera spetta a Meda con 96 giorni sopra i limiti. Mantova che nel 2003 aveva toccato la quota record di 188 giorni oltre il valore soglia di Pm10, chiude il 2013 con numeri tre volte più bassi, fermandosi a 62 giorni di sforamento.