Arrestato Cerroni, patron di Malagrotta, per truffa sui rifiuti
In manette Manlio Cerroni, patron della Colari, e altre sei persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. L'inchiesta dei carabinieri del Noe di Roma
09 January, 2014
Giovedì mattina 9 gennaio Manlio Cerroni (86 anni), proprietario dell'area della discarica di Malagrotta e patron del consorzio Colari, e l'ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi sono stati arrestati dai carabinieri del Noe di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei rifiuti del Lazio. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. Insieme a loro arrestate altre 5 persone: Luca Fegatelli, fino al 2010 a capo della Direzione regionale Energia, il manager Francesco Rando, l'imprenditore Piero Giovi, Raniero De Filippis e Pino Sicignano.
I sette sono ora agli arresti domiciliari. A firmare il provvedimento è stato il gip Massimo Battistini su richiesta della Procura della Repubblica di Roma. Le indagini sono state condotte dai militari del Noe (Nucleo operativo ecologico) diretti dal colonnello Sergio De Caprio, anche noto come 'Ultimo' (che nel 1993 catturò Totò Riina), e coordinati dal capitano Pietro Rajola Pescarini. In corso ancora perquisizioni. In particolare le 7 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite per i reati di associazione per delinquere (416 c.p.), traffico di rifiuti (260 D. lgs. 152/2006), frode in pubbliche forniture (356 c.p.), truffa in danno di enti pubblici (640 c.p.), falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici (479 c.p.).
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