Ma perché l’inceneritore si ferma così spesso?
Da aprile 2013emissioni entro i limiti, sforati i livelli di ossido di carbonio A inizio febbraio una settimana di stop per sostituirealcuni pezzi difettosi - da La Stampa del 24.01.2014
24 January, 2014
Andrea Rossi
Quante volte si è fermato l’inceneritore finora?
Dieci. L’ultima il 12 gennaio. In due casi l’Arpa, l’Agenzia per la protezione ambientale che riceve i dati direttamente, senza passare da Trm (la società che gestisce il Gerbido) ha segnalato alla procura violazioni delle procedure.
Dieci blocchi in otto mesi non sono tanti?
Secondo gli esperti no, perché durante il collaudo gli impianti vengono stressati. Il Gerbido finirà il collaudo in un anno mentre altri inceneritori (da Acerra a Trezzo a Scilla 2 a Milano) ci hanno messo da 18 a 26 mesi. Quanto ai blocchi, per gli altri inceneritori il numero di stop durante il collaudo non è stato divulgato. L’unico dato conosciuto è quello di Scilla 2: 40 blocchi in 18 mesi. La Provincia di Torino ha invece imposto di comunicare ogni fermo del Gerbido, anche quelli programmati.
Come verranno risolti i guasti?
Molte delle anomalie riscontrate da aprile a oggi sono state risolte in corso d’opera. Per le ultime, invece, sarà necessario fermare l’inceneritore per una settimana a inizio febbraio. Verranno sostituiti alcuni pezzi (valvole, tubi) della caldaia. «Ovviamente le ditte costruttrici dovranno risponderne», hanno annunciato i vertici di Trm, lasciando intendere che alcuni dei componenti da sostituire avevano difetti di fabbricazione.
Quali controlli vengono effettuati sull’impianto?
L’Arpa segue lo Sme, il sistema di monitoraggio in continuo (24 ore su 24) delle emissioni, ed effettua controlli discontinui. Effettua il campionamento delle sostanze monitorate da Sme, quello annuale dei metalli, e quello trimestrale dei microinquinanti organici.
Quante volte l’impianto ha superato i limiti di legge per alcuni inquinanti?
I superamenti vengono calcolati in «semiore», cioè mezz’ore. Al 31 dicembre le semiore con superamento dei limiti sono state 42 sulla linea 1, 81 sulla linea 2 e 5 sulla linea 3 a fronte di un massimo consentito di 120 su ciascuna linea. La legge permette inoltre di superare del 3% i limiti per ciascun inquinante (nei giorni di funzionamento). Acido cloridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, carbone, polveri, acido fluoridrico, ammoniaca hanno sforato tra 0 e 2,17%, quindi entro i limiti. L’ossido di carbonio è invece andato oltre: 4,29% sulla linea 1 e 3,64% sulla 2.
Che risultati hanno dato i prelievi periodici?
I parametri analizzati sono diossine e furani, idrocarburi policiclici aromatici, cadmio e tallio, mercurio, zinco e metalli. Tutti hanno mostrato valori tra 100 e 200 volte inferiori ai limiti di legge, in alcuni casi così bassi che la strumentazione non è stata in grado di rilevarli.
A che cosa sono dovuti i blocchi che hanno provocato il superamento dei limiti?
Principalmente a guasti alla caldaia, anomalie nella distribuzione dell’aria e al sistema di alimentazione dei reagenti.
Quali ripercussioni ha avuto finora il termovalorizzatore sulla qualità dell’aria?
«Le concentrazioni in aria dei tre inquinanti più critici (Pm10; Pm2,5 e biossido di azoto) nei giorni in cui si sono verificati i superamenti non differiscono significativamente né da quelle dei giorni precedenti e successivi né dalla media del periodo», spiega Antonella Pannocchia, direttore dell’Arpa. In ogni caso, quando l’inceneritore avrà funzionato a regime per un periodo sufficiente, Arpa effettuerà un’analisi statistica approfondita per verificare se e in che misura ci siano variazioni nelle concentrazioni degli inquinanti rispetto al passato e se le eventuali variazioni siano o meno colpa dell’inceneritore.
Quanto pesano gli inquinanti emessi dal Gerbido sul totale degli inquinanti a Torino?
Dallo 0,04% del monossido di carbonio all’1,91% dell’ammoniaca.
Quante stazioni di rilevamento sono posizionate vicino al Gerbido?
Sette. Una stazione è dentro l’impianto; le altre sei, già esistenti, nel raggio di alcuni km.
Come vengono trattate le scorie e le ceneri?
Entrambe sono state oggetto di gara. Le scorie vengono trattate da due aziende, una in Germania l’altra vicino a Pavia: quest’ultima le trasforma in matrix, materiale che viene usato dai cementifici. Le ceneri vengono invece smaltite nella discarica di Barricalla e in Germania.
Perché dal camino del Gerbido spesso esce un fumo scuro?
Secondo Trm e Arpa, il fumo altro non è che vapore acqueo. «La formazione e la visibilità del vapore dipendono dalle condizioni atmosferiche: aumentano al diminuire della temperatura e all’aumentare dell’umidità (cioè d’inverno e di notte). Il colore invece dipende dalle condizioni di luce (posizione e altezza del sole, luci artificiali)».
Da mesi i residenti lamentano cattivi odori. Perché?
L’Arpa ha escluso «con certezza» che gli odori provengano dal camino o dalla fossa del Gerbido. Non si può invece escludere che i miasmi derivino dai camion che portano l’immondizia. Certi odori invece arrivano da altri impianti in zona.
Quando terminerà la fase di collaudo dell’impianto?
A maggio, quando l’impianto comincerà la fase d’esercizio commerciale. Nel 2014 brucerà circa 400 mila tonnellate di rifiuti. Da aprile a oggi sono state bruciate 95.515,99 tonnellate.