Consumi elettrici, Assoelettrica conferma il calo nel 2013
Come già comunicato da Terna, i consumi elettrici in Italia sono calati del 3,6% nel corso del 2013. Cresce la produzione da fonti rinnovabili, in calo quelle fossili
31 January, 2014
(ANSA) La crisi deprime anche il il settore elettrico nazionale. Nel 2013 la produzione è scesa del 3,6%, mentre i consumi hanno subito una flessione del 3,4% rispetto all'anno precedente, e il calo - sottolinea Assoelettrica che diffonde i dati - appare correlato all'economia più che a incrementi di efficienza negli usi finali o spostamenti verso altri vettori energetici. A cedere però non è tutto il settore ma solo la produzione da fonti fossili, mentre le rinnovabili continuano a crescere, in un quadro che determina la diminuzione delle emissioni di CO2.
Presentato durante il convegno ''Elettricità futura - crescita sostenibile e sviluppo del settore elettrico'', il rapporto di Assoelettrica indica che la produzione da fonti rinnovabili è passata in un anno da 90,2 TWh a 108,9 TWh (+18,6 TWh), mentre quella da fonti tradizionali è scesa da 195,6 a 166,7 TWh (-28,8 TWh). L'incremento delle rinnovabili, rileva l'associazione, è strettamente legato agli incentivi, cresciuti di 1,6 miliardi per un totale di 11,2.
Le politiche incentivanti, continua il rapporto, hanno inoltre inciso sui prezzi finali dell'energia, che hanno continuato a crescere nonostante il prezzo fissato sulla borsa elettrica sia diminuito. Nel complesso la penetrazione elettrica si è attestata al 22%, in leggera discesa rispetto al 22,1% del 2012.
Nel dettaglio, l'incremento delle fonti alternative è dovuto in primis alla produzione idroelettrica rinnovabile, che ha registrato 9,5 TWh in più del 2012. Seguono, in ordine di grandezza, la crescita della produzione da biomasse (+4,1 TWh), della fotovoltaica (+3,5 TWh) e dell'eolica (+1,6 TWh), mentre risulta pressoché stabile la produzione geotermica.
Sul fronte delle fonti tradizionali, invece, il calo è dipeso soprattutto dalla produzione da gas naturale (-18,8TWh), cui si è aggiunta la flessione della produzione da solidi (-2,7 TWh) e dei prodotti petroliferi e altri fossili (-7,3 TWh).
La riduzione delle fonti fossili ha fatto sì che nel 2013 le emissioni di CO2 dalla produzione termoelettrica siano diminuite di 16,1 milioni di tonnellate, dai 112,9 milioni di tonnellate del 2012 ai 96,8 milioni dell'anno scorso.