Domenica a piedi del 16 marzo, alcune impressioni dei cittadini sull'orario spezzato
Le Domeniche a Piedi non soddisfano tutti i cittadini della Capitale per gli orari ridotti e le troppe deroghe. Ecco cosa ne pensano i nostri lettori e Legambiente
14 March, 2014
Ultima domenica a piedi delle 4 giornate di blocco previste, per ora, dalla Giunta Marino. Quest'anno il blocco è stato indetto dalle 7.30 alle 12.30 e poi dalle 16.30 alle 20.30 perché, come spiegato dall'assessore all'ambiente Estella Marino, le domeniche programmate di blocco dipendono dal Piano regionale, mentre la Delibera 242/2011 ha stabilito queste fasce orarie per coniugare esigenze dei cittadini con specifiche tecnico-ambientali. Il blocco, infatti, riguarda le fasce di cosiddetta stabilità atmosferica (mattina e tramonto) in cui si registrano maggiori criticità rispetto alla concentrazioni di inquinanti.
Eco dalle Città ha chiesto ai propri lettori con un sondaggio cosa pensassero dell'orario “spezzato” della domenica a piedi romana. I risultati danno un 43% favorevole alle 4 ore di traffico libero, il 17% si è espresso per un intervallo più breve, di massimo 2 ore, il 23% preferirebbe un orario più corto per il blocco ma senza intervallo all'ora di pranzo, infine il 17% vorrebbe un blocco significativo di almeno 11 ore per tutti i privati e senza intervalli.
Secondo alcuni lettori, la domenica ecologica dovrebbe essere ristretta alla sola mattina o al pomeriggio, piuttosto che essere spezzata. Altri sottolineano che molti autobus non passano la domenica oppure hanno orari ridotti ed è quindi utile lasciare la possibilità di spostarsi anche con le auto per qualche ora.
Anche gli amanti delle passeggiate e delle biciclette commentano in maniera non del tutto positiva il blocco domenicale, affermando che si tratta di un provvedimento inutile quando imposto una tantum e che in questo modo non serve a far ripensare le modalità quotidiane di spostamento: meglio per esempio pensare ad un giorno di blocco infrasettimanale o concedere il transito solo alle “pool car”. Inoltre, infastidiscono le tante deroghe che rendono questa domenica "priva di un forte valore politico nonché ecologico trasformandola in un evento sostanzialmente mediatico". Proprio come è simbolica e “mutilata” la pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali, chiusa al traffico pubblico soltanto da Largo Corrado Ricci al Colosseo: Legambiente in particolare da anni si batte per far sì che la pedonalizzazione sia completa e per domenica 16 marzo ha ottenuto la chiusura totale dei Fori che saranno così fruibile da gambe, biciclette e passeggini.
Per il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, “lo spezzettamento dell’orario non favorisce nè la chiarezza nè tantomeno l’efficacia del provvedimento dal punto di vista ambientale. Per noi avrebbe senso che il blocco fosse attivo dalle 8 alle 20, con iniziative di sensibilizzazione in ogni municipio. Questa domenica, invece, le uniche iniziative in programma saranno quelle di Legambiente, mentre mancano iniziative del Comune. Ne viene dunque fuori un provvedimento spuntato in cui si perde anche l’elemento fondamentale dell’educazione e sensibilizzazione”.
L'assessore Estella Marino ha comunque sottolineato che i problemi legati all'inquinamento e allo smog della Capitale, e quindi anche alla mobilità urbana, potranno essere affrontati in maniera più strutturale soltanto con il nuovo PGTU : “dando una forte impronta ambientale a questo Piano avremo sempre meno bisogno di blocchi e targhe alterne”.