Smog, a Torino continua la serie di sforamenti. Il tema arriva in Consiglio Comunale
Superato il limite dei 35 giorni di bonus, dopo la "pausa" dovuta alle piogge di febbraio, il Pm10 torna a crescere. A Torino sono già nove i giorni consecutivi di sforamenti. Per il consigliere comunale Silvio Viale "non c'è alcuna emergenza per la salute né alcun bisogno delle carnevalate romane dei blocchi del traffico"
17 March, 2014
Prosegue a Torino la serie di sforamenti delle soglie massime consentite per il Pm10. Gli ultimi dati disponibili registrano già nove superamenti, e non si vedono ancora segnali di ripresa.
Se a febbraio le abbondanti piogge avevano di fatto ritardato di circa un mese il superamento del limite annuo dei 35 giorni di polveri oltre il livello di legge - avvenuto l'8 marzo - il sole di marzo ha di fatto confermato i dubbi di chi si chiedeva se tale miglioramento della qualità dell'aria non fosse da attribuire più a ragioni metereologiche che sostanziali.
Come abbiamo già scritto, un lento ma progressivo miglioramento della qualità dell'aria è un fatto reale, se si confrontano le serie storiche, ma restiamo ancora molto lontani dal rispetto delle direttive europee.
Direttive destinate in ogni caso ad essere riviste, con un abbassamento dei limiti, che, secondo la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, non garantiscono più una reale protezione della salute, come si evince dalle decine di studi epidemiologici pubblicati negli ultimi anni. (Per l'elenco delle ultime ricerche uscite, cliccare qui).
Di parere opposto il Consigliere comunale Silvio Viale che ha chiesto al Sindaco una comunicazione urgente in Sala Rossa "per evitare che si scatenino allarmismi e che passi sotto silenzio questo filotto di 10 giorni di superamenti consecutivi": "Qualche emergenza per la salute? Nessuna. Qualche bisogno di blocchi domenicali come le carnevalate romane di domani? No. Bisogna solo evitare di non parlarne, di far finta di niente per poi scatenarsi in inutili allarmismi per fa finta di fare qualcosa. Il blocco domenicale di Roma di domani potrà servire a sensibilizzare le "zucche" dei romani, ma è completamene inefficace sul piano del PM10 e dei suoi rischi a breve, medio e lungo termine sui cittadini. Mi auguro che Torino continui a dare l'esempio virtuoso di una amministrazione che ha smesso di prenedere in giro i cittadini e che prosegue sulla via dei provvedimenti strutturali, pur avendo medie annuali e numero di superamenti maggiori di quelli di Roma. Del resto non vi è alcun dato reale che dimostri una differenza di salute tra torinesi e romani per il PM10. A Torino negli ultimi 15 anni i superamenti si sono dimezzati e le medie annuali del PM10 sono diminuite del 40%, senza alcun contributo da parte di targhe alterne e blocchi estemporanei".
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