Puglia (Infea): quando i fenicotteri rosa sorvolano l’Ilva di Taranto
E’ entrato nelle fasi operative, in seguito al Bando della Regione Puglia “Facciamo eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile”, il progetto “Alla Palude ‘La Vela’ in barca a vela e non solo” del WWF Taranto. A commentarlo a Eco dalle Città è Fabio Millarte: “Oltre all’acciaio c’è dell’altro”
20 March, 2014
Da settembre a fine aprile ci sono i fenicotteri rosa nei cieli di Taranto. Li ospita la Riserva naturale Regionale, istituita nel maggio del 2006 che si affaccia sul Mar Piccolo: ha una estensione di 116 ettari di cui 7 gestiti dal WWF.
Cosa ha spinto il WWF Taranto a partecipare al bando regionale “Facciamo eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile” previsto nell’ambito del Programma Regionale (Infea) di Informazione, Formazione ed Educazione alla Sostenibilità 2013-2015?
L’idea è nata per dare un esempio: a Taranto oltre all’acciaio c’è dell’altro. Il turismo sostenibile è una possibilità concreta da sviluppare anche sotto un’ottica lavorativa. Può essere strano che tutto questo possa partire da un’associazione di volontari. Eppure quando si investe, anche con dei fondi regionali, che si ricadono sul territorio le cose possono cambiare. La cultura dell’acciaio chiaramente ha portato a lavorare tutti nello stesso posto, ma questo non è sostenibile nel tempo. Vogliamo fornire una risposta concreta: c’è bisogno di cambiare e di creare altro. Stiamo mettendo a sistema le risorse naturali del comune di Taranto. Nel Mar Piccolo abbiamo provato a sviluppare un turismo “slow” (passeggiate a cavallo, canottaggio, biciclette, escursioni) collaborando anche con realtà associative e imprenditoriali che sono presenti sul territorio. Penso al Convento dei Battendieri, Relais HiSTò di Taranto e con altri cittadini.
Alla cultura dell’acciaio, dunque, contrapponete la cultura ambientale e l’educazione sostenibile?
Si, non è affatto semplice. Senza i finanziamenti pubblici, senza un investimento è molto più difficile. Il bando che abbiamo vinto, e lo rivendico, ci da l’opportunità di spezzare determinati fenomeni di clientelismo. Siamo risultati secondi. Abbiamo vinto e vogliamo utilizzare i fondi messi a disposizione dalla Regione.
Come avete utilizzato questo finanziamento?
Abbiamo già firmato una convenzione con la regione Puglia. Con le risorse messe a disposizione abbiamo acquistato 10 biciclette e l’attrezzatura necessaria per le ciclo passeggiate nel parco La Palude La Vela. Abbiamo inoltre comprato 10 posti per canoa (sei canore singole e due da due posti). Il convento dei Battendieri sarà la nostra base logistica già da quest’estate. E’ un luogo custodito e sicuro. Una barca con del personale seguirà i visitatori in canoa. Abbiamo inoltre acquistato dell’attrezzatura professionale per effettuare il cosiddetto “birdwachting”: dei binocoli, un cannocchiale, il digiscopio che permette di realizzare foto ingrandite ad alta risoluzione attraverso il cannocchiale.
A pochi chilometri dall’Ilva è possibile dunque fare gratuitamente Birdwatching, passeggiate in canoa nel Mar Piccolo e cicloescurisioni. Non tutti sanno che a Taranto esiste tutto questo.
Infatti, nessuno viene a visitarti se non fai sapere che cosa stai facendo. Per questo ora per noi è prioritario investire in una campagna di comunicazione. Abbiamo iniziato a rinnovare il sito http://www.wwftaranto.it/palude-la-vela-oasi.html. Ci sono dei lavori in corso ma è già visitabile. Per far avvicinare le persone puntiamo sul concetto di “facile penetrabilità”. Per le visite in canoa, i visitatori devono solo portare il costume e noi offriamo tutto (dall’abbigliamento all’attrezzatura e questo vale anche per le biciclette). Chiediamo un contributo volontario e con questi soldi cerchiamo di sostenere i nostri costi.
Il progetto si rivolge solo agli adulti o ragazzi adolescenti?
No, ci rivolgiamo anche ai bambini. Con il progetto educazione ambientale WWF Taranto, nel 2013 abbiamo coinvolto su 4000 visitatori totali 1500 bambini delle scuole. Puntiamo a incrementare il numero dei visitatori soprattutto con questo bando regionale a offrire un servizio professionale a contatto con la natura. Abbiamo organizzato anche mostre d’arte all’interno del Parco (NatruArte).
Inoltre il bando regionale vi ha permesso di fare dei passi in più.
Con il progetto Facciamo Eco possiamo sostenere 20 giornate in cui far provare gratuitamente i visitatori a far conoscere i nostri servizi. La programmazione inoltre prevede la valorizzazione e l’informazione nelle scuole della città di Taranto, la manutenzione della palude (penso alla raccolta dei rifiuti), nonché l’organizzazione di giornate dedicate alla fotografia, anche grazie alle nostre nuove attrezzature, per fotografare animali visibili in genere in altri continenti. Come il chiurlo dell’Artico o il fenicottero rosa dell’Africa.
Il volo dei fenicotteri rosa nei cieli di Taranto non è raro da vedersi. Come è possibile?
Perché dietro l’impegno di molte persone c’è sempre un risvolto positivo. L’area è stata recintata nel 1997 dal WWF in modo da evitare che quei luoghi diventassero una discarica abusiva di rifiuti. L’associazione chiese in quel periodo a tutti i tarantini con dei banchetti su strada un contributo di 100 lire (5 centesimi di oggi) per effettuare una recinzione. Il territorio, passato indenne negli anni a speculazioni edilizie e discariche abusive, si è rinaturalizzato in maniera così decisa che la Regione Pugliaa a un certo punto ha dovuto applicare la convenzione di Ramsar sulla protezione delle aree umide. E’ quindi diventata una meta preferita dei fenicotteri Rosa nonostante i disturbi dell’industria pesante.
“La grande bellezza” anche a Taranto. Il regista Sorrentino nel suo film ci ha mostrato il volo dei fenicotteri rosa su Roma.
Allo stesso modo vedere in questo periodo (da settembre a fine aprile) ci sono i fenicotteri rosa nei cieli di Taranto e non è un fenomeno raro. Il WWF, direi, ha realizzato in questi anni una protezione attiva. Quest’estate ad esempio il WWF ha comprato in Sardegna un territorio di tundra per preservalo). Ci mettiamo dei soldi, inoltre preserviamo le terre dal bracconaggio e svolgiamo funzioni di antincendio. Non facciamo solo divulgazione scolastica.
NOTE TECNICHE:
IL WWF cerca di offrire gratuitamente il proprio servizio in cambio di un auspicato contributo volontario. Con queste risorse cerchiamo di sostenere i nostri costi. Sul sito inoltre è possibile fare una donazione a questo link. I servizi sono attivi la domenica mattina (dalle ore 8-13) e per le scuole si organizzano visite ad hoc tramite contatti via mail taranto@wwf.it.
Come arrivare. Da Taranto prendere la strada per San Giorgio (C.Battisti). Arrivati sullo svincolo del circurmarpiccolo superate il Benzinaio Shell, continuate e superate, anche se trovate i segnali di strada chiusa le barriere, dopo 2 km trovate sulla vostra sinistra i parcheggi della Palude La Vela.