Per la Regione Lazio i TMB di Malagrotta hanno l'AIA
L’Autorizzazione Integrata Ambientale sembrerebbe essere stata concessa senza fare troppo rumore agli impianti di trattamento meccanico biologico di proprietà di Manlio Cerroni. Stefano Vignaroli del M5S porta a galla i documenti
25 March, 2014
Malagrotta chiude ma gli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) denominati Malagrotta 1 e Malagrotta 2 di Manlio Cerroni per la Regione Lazio rispettano tutte le norme ambientali e meritano l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia).
È quanto si leggerebbe nel Bollettino ufficiale pubblicato l’11 febbraio 2014 e firmato dal direttore della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti, Arch. Manuela Manetti, secondo quanto comunicato dall'associazione Raggio Verde e dai Cittadini Liberi della Valle Galeria. Un incubo, quello dei rifiuti, che soprattutto per loro sembra non finire mai e che dimostra una mancanza di progetti per la gestione dei rifiuti a Roma.
L'AIA ai TMB sarebbe stata concessa dopo aver valutato positivamente, cioè senza alcun pericolo per la cittadinanza, alcuni fattori quali il Piano di risanamento dell’aria, la misura dei parametri microclimatici presso gli impianti, la valutazione dei rischi in genere per la salute dei residenti e dei lavoratori degli impianti stessi e decine di altri particolari che vanno dal traffico veicolare al monitoraggio delle acque. Il documento, spiega Raggio Verde, è stato divulgato in particolare da due esponenti del Movimento 5 stelle, il deputato Stefano Vignaroli e il consigliere comunale di Roma Enrico Stefano. "Si tratta dell'ennesimo provvedimento basato sulla logica emergenziale e sulle richieste obsolete e autorizzazioni provvisorie rinnovate di anno in anno", spiega Raggio Verde in un comunicato che si dice pronta ad impugnare l'ennesimo provvedimento con i cittadini dell'area di Malagrotta.
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