Puglia (Infea). Progetti di mobilità sostenibile: dalle scuole di Taranto a quelle di Grottaglie
Pietro Caramia, presidente dell’associazione Sherwood di Grottaglie (Taranto) e le progettiste volontarie Mariateresa Marangi e Carmela Valente hanno spiegato a Eco dalle città il progetto “Semplicemente pedalando” vincitore del bando della Regione Puglia “Facciamo eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile”. Partner attivi? Gli studenti delle scuole dalle idee molto chiare e originali
08 April, 2014
L’associazione Sherwood di Grottaglie (Taranto) ha vinto il bando regionale “Facciamo eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile” nell’ambito del Programma Regionale (Infea) di Informazione, Formazione ed Educazione alla Sostenibilità 2013-2015. Come vi ha spinto a partecipare?
M. Marangi: L’idea parte dalla volontà dell’associazione, improntata a fare fronte a tutte le iniziative che sono ecosostenibili. L’associazione nasce con un impegno al recupero e alla ripulitura di aree degradate di di interesse storico. Non solo interesse ambientale, dunque ma anche storico. Dalla pratica del tiro con l’arco all’utilizzo delle bicicletta. Il titolo del progetto “semplicemente pedalando” richiama in realtà quanto ha già fatto l’associazione.
C. Valente: L’associazione Sherwood nel 2009 con “Fondazioni bancarie” realizzò un progetto che mirava a incentivare l’utilizzo della bicicletta, progetto che ha avuto delle importanti ricadute sul territorio. E’ stato realizzato un percorso ciclistico che da Grottaglie, passando per Monteiasi, arriva fino a Taranto. Primo progetto (avviato finanziato e concluso) dall’associazione Sherwood. Con questo nuovo bando proseguiamo sulla stesso percorso. Vogliamo continuare a sensibilizzare la cittadinanza all’utilizzo della bicicletta. Un compito difficile perché siamo tutti abituati a utilizzare l’auto.
Cosa prevede il progetto?
Il progetto si regge su due linee generali: la prima mira all’educazione alla mobilità sostenibile e all’utilizzo delle biciclette. La seconda prevede l’acquisto di alcune rastrelliere che saranno dislocate nei punti strategici del comune del comune di Grottaglie e di Taranto. Molto spesso non si sa dove andare a parcheggiare le bici. Quanti di noi vanno alla ricerca di una palo?
Rastrelliere che saranno posizionate come arredo urbano? Dove le andrete a posizionare?
In questo periodo, in base al crono programma stiamo stabilendo dove andarle a installare. Stiamo coinvolgendo le scuole, gli istituti delle medie-superiori. Lo chiediamo direttamente agli studenti, che sono partner attivi.
Quindi vi rivolgete alle scuole e fate educazione alla mobilità sostenibile?
Nelle settimane scorse si sono svolti gli incontri con le prime le scuole di Grottaglie: l’Istituto Calò, l’Istituto Don Milani-Pertini e liceo scientifico Moscati. Abbiamo chiesto ai ragazzi dove dovranno essere posizionate le rastrelliere. Alcuni ragazzi hanno fatto delle proposte. Molti di queste rastrelliere verranno posizionate all’interno dei giardini e delle pertinenze. Molti di loro ad esempio hanno chiesto che venissero posizionate nei pressi delle succursali. Alcune di queste, non avendo nessun possibilità di parcheggio arrivano addirittura a posizionarle all’interno delle scuole (nei corridoi), con i evidenti problemi di sicurezza. I ragazzi del liceo Moscati, ad esempio, non avendo alcune pertinenza e nessun giardino, vorrebbero che fossero posizionate nelle immediate vicinanze. I ragazzi hanno l’esigenza di arrivare a scuola in bici ed esigono avere il diritto e la possibilità di poterle parcheggiare!
Quanti ragazzi avete coinvolto finora?
Fino a questo momento 150 ragazzi. Ma prevediamo di coinvolgere anche altre scuole. L’idea che stiamo trasferendo, è quella che in base ad uno studio europeo, una macchina prende il posto di dieci biciclette. Il motto di questo progetto prevede. Due di queste saranno più grandi delle altre. Due di queste avranno la grandezza di una macchina, proprio per dare a tutti il senso di quanto spazio occupano le automobili e quante biciclette invece possono essere parcheggiate. Pensi che andremo a soddisfare l’esigenza di dieci persone al posto di una sola.
Un’idea che stupirà tutti quanti, ne sono certo!
La realizzazione che avrà sicuramente un certo impatto. Il messaggio che vogliamo trasferire. Far riflettere la cittadinanza in modo che acquisisca consapevolezza. Il concetto delle dieci biciclette le abbiamo presentate anche mediante una locandina. Prossimamente ci saranno in corso contatti diretti anche con le scuole elementari.
E per quanto riguarda le scuole di Taranto
Abbiamo attivato un progetto con l’istituto tecnico Pacinotti. Partner attivi sono sempre gli studenti. Alcune classi stanno realizzando uno studio di fattibilità di una rastrelliera per bici con una centralina alimentata da pannelli fotovoltaici. La finalità è quella di ricaricare le bici elettriche che vi sono parcheggiate. Nel frattempo il bando regionale ha scaturito un nuovo progetto. Il progetto si sta ampliando. L’associazione Sherwood ha firmato alla manifestazione Ecomondo di Rimini un protocollo di intesa con Il Gal Linee joniche, affinchè questo ente territoriale si impegni all’acquisto di quanto è necessario per dare la concreta attuazione dello studio di fattibilità.
Da Taranto a Grottaglie: un percorso che unisce due città, e non solo in senso metaforico
Una linea unisce questi due comuni: è il percorso che va dal monte al mare. Un percorso lungo 13 chilometri, che si tocca anche su due punti di importanza storico (monumenti rupestri). Attività diverse che si stanno mettendo insieme per dare maggiore visibilità e impatto alle varie progettualità. Noi crediamo che il cicloturismo è una chiave di volta che possa aiutare a uscire dalla crisi. E se andando in bici si fa tiro con l’arco, è anche meglio!
Complimenti per le vostre idee. Chiederei a questo punto una battuta finale al presidente Pietro Caramia, che è un maestro di tiro con l’arco
A Grottaglie da svariati anni si parla del Boing 477 dell’Alenia, ma per me, solo le biciclette possono mettere le ali all’economia di questo territorio. Il logo del’associazione, in verità, ha un paglione quale bersaglio del tiro con l’arco, ma se potessi tornare indietro forse cambierei l’immagine con una bicicletta con le ali. Vorrei sempre di più legare lo sviluppo sportivo del tiro con l’arco con quello della mobilità sostenibile.
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