Tor Pignattara, un "Giardino Liberato" a Via Segni grazie ai volontari del Comitato
Tor Pignattara avrà un nuovo parco, il "Giardino Liberato": il Comitato di Quartiere si è infatti reso disponibile, a regime volontaristico, di occuparsi dello spazio verde a Via Segni
22 April, 2014
In Via Segni, a Tor Pignattara, c'è un piccolo spazio verde, un fazzoletto di terra che, sottratto all'usucapione di un privato da parte dei cittadini e dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, diventerà un piccolo giardino pubblico di Municipio curato in regime volontaristico dal Comitato.
Il giardino, assicura il Comitato che da mesi si adopera per restituire decoro a tutto il quartiere, sarà un nuovo spazio per le famiglie in cui sarà possibile anche ospitare eventi, mostre e mercatini. Lo spazio - distinto rispetto al casale retrostante che invece è di proprietà privata - è un'area verde del Comune di Roma che per oltre 50 anni è stata dimenticata tra carte, mappe e polvere. Il Comitato ha coordinato con pazienza tutte le attività di accertamento della proprietà con la piena collaborazione offerta dall'Ufficio Tecnico Municipale. Una volta acquisito che la titolarità dell'area appartiene al Comune, il Comitato ha richiesto la presa in gestione dell'area da parte del Servizio Giardini. Ma per questioni burocratiche il Comune ha negato questa presa in carico, rendendo impossibile così l'apertura al pubblico del giardino.
La soluzione all'impasse è stato l'"affido temporaneo": il Campidoglio può cedere il bene al Municipio sulla base di un progetto di gestione civica dello spazio. Il CdQ si è reso dunque reso disponibile a prendere in affido temporaneo il giardino per sbloccare la situazione e consentirne la riapertura. Il Comitato si occuperà quindi del giardino garantendone la gestione ordinaria (pulizia, sfalcio dell'erba, apertura e chiusura) non ricevendo in cambio alcun compenso: l'attività si svolgerà in maniera completamente volontaristica.
Non appena verranno perfezionati sia l'affido temporaneo che le pratiche assicurative (a carico del Comitato) verrà lanciata una "call to action" alle associazioni territoriali per raccogliere idee, progetti e suggerimenti su come rendere il parco bello e vivo. Il Comitato organizzerà anche un'assemblea pubblica con cittadini e associazioni per una valutazione collettiva del regolamento interno del Giardino Liberato.
"Dopo 50 anni, grazie all'azione del Comitato e dei cittadini, Tor Pignattara avrà un suo giardino, liberato dalla burocrazia, dall'usucapione e dal degrado", ha detto il Comitato.
Un Giardino Liberato, appunto.