Carburante, un torinese su due non conosce le "pompe bianche"
Risparmiare sul rifornimento del carburante dell’auto si può ma ben la metà dei torinesi lo ignora. Sono i dati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear da cui emerge che il 49% dei torinesi non conosce le cosiddette “pompe bianche”, il 28% degli intervistati le conosce e utilizza mentre un 16% le conosce ma le evita
22 April, 2014
Risparmiare sul rifornimento del carburante dell’auto si può ma ben la metà dei torinesi lo ignora. Questo è il risultato dell’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi che ha chiesto agli abitanti della Mole di illustrare le proprie abitudini a riguardo. Se è vero che il rifornimento del carburante in Italia è caro è anche vero che esistono delle alternative per risparmiare sul rifornimento effettuato, ma i torinesi sembrano esserne all’oscuro, questo è lo scenario messo in luce dall’ultima ricerca dell’osservatorio Linear dei Servizi: il 49% infatti afferma di non essere a conoscenza delle “pompe bianche”, ovvero di stazioni di servizio “no logo” indipendenti e non facenti parte del circuito delle grosse compagnie di distribuzione, in Italia sono più di tremila sparse in tutto il territorio nazionale. Solo il 28% degli intervistati afferma di conoscerle e di utilizzarle mentre un 16% ammette di conoscerle ma di non aver mai effettuato rifornimento in una stazione “no logo”.
Quali sono dunque le abitudini del torinese quando è alle prese con il rifornimento? Il 58% afferma di utilizzare sempre il self service per risparmiare, uno su 4 (25%) utilizza il self service da quando ha scoperto di risparmiare rispetto alla modalità “servito” dal benzinaio mentre un 13% si fa servire sempre dal benzinaio. Quanta benzina fanno i cittadini della Mole quando si recano dal benzinaio? Il 29% non più di 20 euro, un 33% afferma di spendere massimo 50 euro ed un 23% effettua sempre il pieno. Infine il 15% dei torinesi quando si reca dal benzinaio fa solo il minimo necessario di rifornimento.