11 maggio, nasce l'Osservatorio per la Mobilità Nuova a Torino e in Piemonte
L'iniziativa, aperta alla cittadinanza, al mondo associativo e universitario, ad istituzioni locali e alle forze politiche, ha l'obiettivo di dare vita ad un percorso di studio e proposta che metta a fuoco l'importanza della mobilità quale diritto
10 May, 2014
Nel pomeriggio di domenica 11 maggio, a partire dalle 15.00, si terrà presso il Caffè Basaglia (via Mantova. 34) la presentazione pubblica dell'Osservatorio per la Mobilità Nuova a Torino e in Piemonte. L'iniziativa, aperta alla cittadinanza, al mondo associativo e universitario, ad istituzioni locali e alle forze politiche, ha l'obiettivo di dare vita ad un percorso di studio e proposta che metta a fuoco l'importanza della mobilità quale diritto.
L'intenzione del coordinamento Mobilitàzione (Officine Corsare, Movimento Decrescita Felice-Torino, collettivo AlterPolis, Studenti Indipendenti, Laboratorio Studentesco), della Rete Mobilità Nuova e di un gruppo di docenti ed esperti torinesi promotori dell'Osservatorio, è di far crescere la consapevolezza del ruolo della mobilità delle persone, elemento fondamentale per comprendere la qualità di una democrazia sul territorio.
Così i promotori – nel Manifesto dell'Osservatorio – chiariscono l'obiettivo dell'iniziativa lanciata per giorno 11 maggio: “pensare ad un Osservatorio significa costruire un luogo comune di incontro di competenze scientifiche ed esperienze sociali. È nostra intenzione definire una cornice nella quale sensibilità plurali possano dialogare in modo virtuoso: il nostro obiettivo è di fare "massa critica", sviluppando approfondimenti e studi e promuovendo percorsi trasversali di partecipazione di cittadini e cittadine.”
Nel pomeriggio di domenica 11 maggio, al Caffè Basaglia si discuterà dunque del rapporto tra mobilità e democrazia. Questioni “all'ordine del giorno” saranno il ruolo di GTT e la mobilità nella città di Torino, così come il pendolarismo e la mobilità in Piemonte.
MANIFESTO
OSSERVATORIO MOBILITÀ NUOVA A TORINO E IN PIEMONTE
L'attuale modello di mobilità e trasporto non è più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Pensiamo ci sia urgente bisogno di una mobilità completamente nuova, più verde e più democratica.
L'universo del pendolarismo, ad esempio, vede limitato e compresso il proprio diritto alla circolazione, eppure oltre il 95% delle persone che si spostano quotidianamente non percorre più di 50 km. Ai tagli dei servizi di trasporto locale nelle nostre città e regioni si accompagna l'aumento costante delle tariffe, ma studenti, precari e fasce di cittadinanza con reddito basso o intermittente possono accedere al diritto di muoversi dentro e fuori le città solo in presenza di facilitazioni e incentivi.
Inoltre, il pesante inquinamento ambientale, per il quale è determinante l’uso dei mezzi di trasporto privato (l'Italia, con 36 milioni di vetture che invadono città e territori, è il Paese in Europa con la maggiore densità di automobili), consiglia un'inversione di rotta che è già sentita dalle persone: se negli ultimi due anni gli acquisti di biciclette hanno superato quelli di automobili, è davvero giunta l’ora di puntare su più trasporto non motorizzato e maggiori investimenti sul trasporto pubblico ecologico. Vogliamo tradurre queste ed altre riflessioni in un percorso concreto di studio e proposta, di cittadinanza: per ciò diamo vita all’Osservatorio per la Mobilità Nuova a Torino e in Piemonte. Questo progetto è figlio della consapevolezza di come la mobilità delle persone, attraverso gli spazi cittadini ed extraurbani, sia sempre più un elemento fondamentale per comprendere la qualità di una democrazia sul territorio, perché la materia della mobilità riguarda in modo complesso l'ambiente, i servizi pubblici, i beni comuni, la qualità della vita delle persone, le politiche economiche e le scelte di produzione, lo sviluppo urbano - non solo -, il diritto alla città.
Se ciò è vero, pensare ad un Osservatorio significa costruire un luogo comune di incontro per competenze scientifiche ed esperienze sociali. È nostra intenzione definire una cornice nella quale sensibilità plurali possano dialogare in modo virtuoso: il nostro obiettivo è di fare "massa critica", sviluppando approfondimenti e studi e promuovendo percorsi trasversali di partecipazione di cittadini e cittadine.
L’Osservatorio a cui oggi diamo corpo contribuirà dunque ad affermare una Mobilità Nuova. Riportiamo al centro del dibattito pubblico le condizioni concrete e la qualità della vita di chi si sposta ogni giorno, dentro e fuori le città; avanziamo proposte per trasformare davvero la realtà.
Perché, a partire dalla mobilità, cambiare strada è possibile e necessario.
Coordinamento Mobilitàzione
Rete Mobilità Nuova