Aree verdi, al Parco di Centocelle via gli sfasci e poi grandi progetti
Verde pubblico, degrado e progetti di manutenzione per Parco di Centocelle, Villa Somaini e Parco Madre Teresa di Calcutta (Municipio V): questi i temi all'ordine del giorno nell'incontro con i cittadini svoltosi il 13 maggio al Circolo Pd di Centocelle con Estella Marino (Ass. Ambiente Roma), Giammarco Palmieri (Presidente V Municipio) e Giulia Pietroletti (Ass. Ambiente V Municipio)
14 May, 2014
“Per 2 anni il piano investimenti per l'ambiente è stato pari a 0 euro, quando siamo arrivati a giugno abbiamo trovato un'amministrazione senza bilancio preventivo, cosa che non ha consentito una programmazione minima per interventi di qualunque tipo. Inoltre, tra agosto e settembre sono scaduti gli appalti delle ditte che lavoravano per il verde cittadino perciò per 2 mesi non ci sono stati né soldi, né ditte, né, quindi, manutenzione del verde pubblico”. Così Estella Marino, Assessore all'Ambiente di Roma Capitale, ha spiegato durante un incontro con i cittadini presso il Circolo Pd Centocelle la difficile situazione del verde pubblico a Roma, in particolare nel Municipio Roma V dove da anni si lotta per ridare lustro e decoro all'enorme patrimonio verde della zona. “A Roma ci sono circa 4.000 ettari di verde pubblico – ha continuato Estella Marino – la manutenzione costa ma i soldi disponibili a Roma, a differenza di altre città e capitali europee, sono pari a 0.45 euro a mq. Roma ha bisogno anche di fondi statali che possano sostenere i costi da Capitale (grandi eventi, canonizzazioni, manifestazioni, ndr) che ogni giorno sostiene e che non possono ricadere solamente sulle tasche dei romani. Infine – ha aggiunto Marino - il Servizio Giardini, che ha il compito di manutenere le aree verdi, deve essere riorganizzato; è difficile pensare a una manutenzione capillare senza che i municipi siano decentralizzati: per questo stiamo portando avanti il progetto di decentramento di alcune competenze per coinvolgere Municipi e cittadini, per valorizzare le risorse e organizzare programmi e politiche in maniera puntuale sul territorio per le aree verdi e i parchi più piccoli. Il Municipio Roma V - ha annunciato Estella Marino - sarà tra nel primo blocco di municipi con cui avvieremo questo percorso”.
Un punto fondamentale all'ordine del giorno riguarda il Parco di Madre Teresa di Calcutta, il Parco Somaini e il Parco di Centocelle, tre grandi aree verdi del Municipio Roma V: “il primo ha buone potenzialità, ma l'uso che ne fanno le famiglie è limitato poiché, rimanendo aperto e senza sorveglianza anche di notte, il parco è diventato un posto insicuro e degradato”, ha spiegato Giulia Pietroletti, Assessore all'Ambiente del Municipio V, affermando che si sta lavorando anche con chi ha in gestione il punto verde infanzia per stabilire una gestione corretta dell'apertura e chiusura del parco. Villa Somaini invece è in parte privata ed occupata dal Teatro Tenda, da anni con i lucchetti e in stato di abbandono. Anche qui, come ha sottolineato il Presidente di Municipio Giammarco Palmieri intervenendo all'incontro, stanno andando avanti progetti e carteggi per togliere il tendone e restituire il parco ai cittadini. Dulcis in fundo, il Parco di Centocelle: un parco che per estensione e archeologia (ben due antiche ville romane) “non può essere considerato come un giardinetto di quartiere, ma come un vero e proprio parco con Ente Gestore”, ha ribadito Estella Marino. Ma i problemi sono tanti, a cominciare dalla raggiungibilità del Parco per i cittadini (l'attraversamento della Casilina non è facilitato in alcun modo), dagli insediamenti abusivi presenti nel Parco e dai numerosi sfasci collocati sia sul lato via dell'aeroporto di Centocelle che su quello di via Palmiro Togliatti. Prima di investire dunque i 3 milioni che sarebbero disponibili per il parco, è necessario risolvere questi problemi che se non estirpati continuerebbero a rendere il parco invivibile e sconosciuto a turisti e cittadini romani. La buona notizia per quanto riguarda gli sfasci è che nel progetto di trasloco che dovrebbe riguardare circa la metà dei circa120 sfasci romani la priorità è stata data proprio a quelli che occupano l'area del Municio V. “Spero di poter tornare tra qualche mese con il trasloco avviato”, ha concluso Estella Marino ipotizzando per il Parco progetti di riqualificazione che a quel punto potrebbero spingere anche la Sovrintendenza ai Beni Culturali a intervenire sulle ville romane. Senza dimenticare, come ha sottolineato Palmieri, che l'apertura della stazione Metro C “Centocelle” potrebbe portare il Parco ad essere vissuto e partecipato da tanti cittadini anche provenienti da altri quartieri.