Ambiente: ecco l'agenda per i futuri parlamentari europei scritta dalle associazioni ambientaliste
Che cosa si aspettano le associazioni ambientaliste dai parlamentari europei che verranno eletti con le elezioni di domenica 25 maggio 2014? Ecco le priorità secondo Legambiente, Wwf e Greenpeace
23 May, 2014
Che cosa si aspettano le associazioni ambientaliste dai parlamentari europei che verranno eletti con le elezioni di domenica 25 maggio 2014? Ecco le priorità dettate da Legambiente, Wwf e Greenpeace.
LEGAMBIENTE
Il futuro dell’Europa è sempre più incerto. Le politiche di austerità hanno fallito aggravando la crisi economica sociale e ambientale, facendo crescere a livelli mai visti la sfiducia dei cittadini nei confronti dei loro leader politici e del progetto europeo. Serve una profonda trasformazione che superi la scarsa lungimiranza dei mercati e rimetta al centro i bisogni reali delle persone. E' cruciale che il nuovo parlamento Europeo raccolga la sfida. Per questo chiediamo ai candidati europei di sottoscrivere l'appello "Un impegno per l'Europa" che traccia la rotta verso l'Europa che vogliamo: una società inclusiva, rispettosa delle differenze e che combatte le disuguaglianze, investe nell'innovazione, la cultura, nella lotta ai mutamenti climatici.
Ecco una sintesi dei concetti espressi nell'appello
Uscire dall'austerità Fondamentale e urgente la revisione della strategia Europa 2020, il protocollo di azioni prioritarie in cui Ue e governi nazionali si attivano in sinergia per superare l’attuale crisi investendo in un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva. Tanti progetti rimasti sulla carta a causa della miope politica di austerità. Gli attuali vincoli di bilancio devono essere sbloccati. Mettere prima a posto i conti, e poi lo sviluppo, è evidente che non può funzionare.
Lotta ai mutamenti climatici L’Unione Europea potrà svolgere un ruolo decisivo nella trattativa internazionale che porterà alla Conferenza delle Nazioni Unite di Parigi nel 2015, solo se avrà definito obiettivi ambiziosi di riduzione dei gas-serra e di spinta verso una economia low-carbon attraverso target legalmente vincolanti che spingano anche lo sviluppo delle fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica a livello nazionale.
Partecipazione Ai cittadini europei deve essere garantita una vera possibilità di partecipazione ai processi decisionali che rivitalizzi la democrazia e la coesione sociale, dove la solidarietà e l’accoglienza non siano vuote parole ma programmi concreti di sviluppo e pratiche di civiltà capaci di rispondere alle più profonde esigenze umane.
Legalità I traffici internazionali di rifiuti sono diventati uno dei filoni più consistenti degli affari delle ecomafie, per contrastarli con successo serve una rapida omogeneizzazione delle legislazioni nazionali, un altrettanto omogeneo sistema di controlli alle frontiere europee, una comune attività di intelligence che metta sotto controllo i flussi di scarti e materiali ed i flussi finanziari.
Mediterraneo Il Mare Nostrum deve divenire luogo privilegiato di dialogo con gli altri paesi in nome della pace e del comune sviluppo.
Cultura e conoscenza L’Europa non può rischiare di peggiorare i suoi standard di istruzione e ricerca, né può perdere il vantaggio che le deriva dalla tradizione culturale. E’ su questo terreno che si gioca la vera grande battaglia per costruire un’Europa capace di reggere nella globalizzazione e di affermare un proprio modello di società dalla parte dei cittadini.
WWF
Il 25 Maggio, i cittadini di tutta l’Europa hanno l’opportunità di eleggere direttamente i propri rappresentanti al Parlamento Europeo per i prossimi cinque anni. Il Parlamento è l’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini: ci si aspetta che i 751 Europarlamentari rappresentino la voce e i bisogni dei cittadini. Nei prossimi cinque anni i vostri gli Europarlamentari affronteranno una serie di politiche ambientali fondamentali che dovranno creare un’economia innovativa, assicurare posti di lavoro e proteggere il nostro ambiente e la nostra salute. Cosa si aspetta il Wwf dagli europarlamentari? Gli Europarlamentari dovranno sostenere politiche comunitarie che assicurino un utilizzo delle risorse naturali europee –l’impronta ecologica europea– che rispetti i limiti di un solo pianeta. Ecco alcuni dei temi su cui i cittadini europei e il WWF si aspettano che si attivino gli Europarlamentari:
Affrontare il cambiamento climatico
Passare ad una economia efficiente nell'impiego delle risorse
Fermare la perdita di natura
Incoraggiare consumi più sani, equi e sostenibili
Assicurare acque pulite e salubri
Salvaguardare l'ambiente in modo da garantire il benessere umano in tutto il mondo
Bloccare il commercio illegale di legname e di fauna selvatica
Garantire un’agricoltura sostenibile
Ripristinare gli stock ittici
GREENPEACE
Greenpeace insieme ad un gruppo di associazioni ambientaliste internazionali in occasione delle elezioni europee ha redatto un decalogo da sottoporre ai candidati. L’obiettivo generale è quello di rilanciare il ruolo dell’Unione Europea nel campo delle politiche ambientali e sociali e trasformare progressivamente il sistema di produzione e consumo verso la “green economy”. Nell’agenda politica europea devono ancora essere risolti alcuni nodi fondamentali per dare la spinta alle trasformazioni necessarie per mettere i valori ambientali e sociali al centro delle riforme e consentire una via d’uscita alle diverse crisi, ambientali ed economiche, sociali e istituzionali, che attraversano l’Unione Europea.
Ecco in sintesi i 10 punti prioritari:
Meno tasse sul lavoro e più tasse sui consumi inquinanti, abolire i sussidi alle fonti sporche di energia.
Fissare tre obiettivi distinti, ambiziosi e legalmente vincolanti per le fonti rinnovabili, per il taglio delle emissioni dei gas a effetto serra e per gli obiettivi di efficienza energetica per il 2030.
Arrestare la perdita accelerata di biodiversità in Europa entro il 2020.
Eliminare gli sprechi e favorire la qualità e l’eco-efficienza nell’uso delle risorse e dei prodotti, ridurre la produzione di rifiuti e in particolare degli scarti alimentari.
Ridurre l'uso di sostanze chimiche pericolose come ad esempio certi pesticidi in agricoltura, come quelli responsabili della morìa delle api.
Limitare l'inquinamento atmosferico fino a livelli in linea con le più recenti raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Porre fine alla deforestazione e al degrado delle foreste, in Europa e nel mondo. Eliminare dal mercato europeo quei prodotti responsabili della deforestazione nel mondo.
Fermare eventuali nuovi accordi di libero scambio, in particolare gli accordi con gli Stati Uniti e il Canada, che mettano in pericolo gli elevati standard sociali e ambientali.
Mettere l’ambiente al centro degli obiettivi globali di sviluppo per porre fine alla povertà.
Garantire il diritto all'informazione, alla partecipazione e alla giustizia per i cittadini europei.