Asma causata dai pollini. E perché i pollini aumentano?
Dietro all'aumento di casi di asma riscontrati negli ultimi anni, specialmente in età pediatrica, ci sarebbe in primo luogo l'aumento dei pollini in atmosfera. Ma è vero che i pollini sono aumentati? E perché?
22 June, 2014
L'aumento dei casi di asma che si registra in Italia non sembrerebbe dipendere dallo smog ma dall'aumento dei pollini in atmosfera. (Sulla questione si vedano i precedenti articoli: Smog, asma nei bambini raddoppiata | L'allarme dell'International Pediatric Workshop e Smog: perché aumentano le patologie se l’aria è migliorata? | Intervista all’epidemiologo Ennio Cadum).
L'aumento stagionale dei pollini, e in particolare di quelli delle graminacee, viene denunciata spesso dalle agenzie di protezione ambientale e dagli esperti di epidemiologia, e con sempre maggior frequenza negli ultimi anni. Ma a cosa è dovuto l'aumento?
Riportiamo il parere dell'allergologo Gabriele Cortellini per Arpa Emilia Romagna.
"L’inquinamento ambientale, che nel secolo scorso è stato un problema di primo piano nei paesi occidentali, è attualmente un problema globale. La esposizione ai pollutanti atmosferici è significativamente associata a aggravamento delle malattie respiratorie, in particolare asma, dovuto ad aumento di infiammazione e reattività dei bronchi, con conseguenti aumenti di visite di Pronto Soccorso, ricoveri Ospedalieri, consumo di farmaci antiasmatici. Inoltre alcuni gas, in particolare anidride carbonica e ozono sono anche implicati nel noto effetto serra, causa di riscaldamento globale. Conosciute conseguenze dei riscaldamento globale sono la modificazione nelle precipitazioni o eventi estremi quali siccità o uragani osservati negli ultimi 50 anni. Tali eventi climatici influenzano ovviamente la produzione e la dispersione dei pollini, che è assai legata a temperatura, vento, precipitazioni. Malattie allergiche respiratorie ed asma prevalgono quindi in zone industrializzate e la loro gravità aumenta in funzione del tempo di esposizione agli inquinanti e pollutanti atmosferici". (Leggi l'intervento completo)
Sull'effettiva portata e diffusione del fenomeno però, non tutti i pareri sono concordi. Secondo il Centro Allergie della Svizzera, per esempio "Le misurazioni effettuate negli ultimi vent’anni in Svizzera non hanno riscontrato nulla in questo senso, benché in alcune stazioni siano state notate maggiori quantità di determinati pollini rispetto a vent’anni or sono". Possibile che la tendenza sia così diversa a pochi km dal confine?
E' possibile sì, perché sull'aumento delle temperature, influisce parecchio la cementificazione, decisamente più invasiva in Italia che in Svizzera. Un elemento che potrebbe spiegare il perché di questa differenza rispetto all'estensione del fenomeno.