Milano, città più congestionata d’Europa per Inrix, ma non per TomTom. Chi ha ragione?
Il Guardian pubblica la classifica delle città più congestionate dell’Europa e degli Stati Uniti e Milano figura al primo posto. Secondo l’indice TomTom però, il “podio” delle maglie nere d’Europa spetterebbe a Mosca, Istambul e Palermo. Ecco perché
07 July, 2014
Milano è o non è la città più congestionata d’Europa? Sì, e da diversi anni, secondo l’indice Inrix, in base al quale Il Guardian stila ogni anno la classifica delle maglie nere europee. E non solo: secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio, Milano batterebbe ogni record anche a confronto con le città statunitensi. E allora perché solo un anno fa la città festeggiava i risultati ottenuti grazie ad Area C in termini di riduzione del traffico e della congestione stradale?
Perché oltre ad Inrix esiste un altro indice che vanta una sempre crescente attenzione a livello europeo, ed è Tom Tom. Secondo il quale, non solo Milano non farebbe nemmeno parte del podio di maglie nere europeo, ma anzi, nell’ultimo anno avrebbe abbassato notevolmente l’indice di congestione, tanto da farla scivolare al diciannovesimo posto in Europa, perfino dietro a Stoccolma. Possibile?
Sì, perché i due indici, che pure mirano a misurare lo stesso parametro, ovvero la congestione del traffico urbano, funzionano in realtà in maniera molto diversa.
Tom Tom misura i tempi di percorrenza sia durante l’intera giornata sia durante le ore di punta, e li mette a confronto con i tempi di percorrenza registrati in assenza di traffico, quando le strade sono libere. La differenza tra i risultati viene espressa come una percentuale media di aumento dei tempi impiegati: se accanto al nome di una città si legge 25% significherà che in media, il livello di congestione del traffico di quella città fa sì che ci si impieghi il 25% in più del tempo che ci si metterebbe se per strada non ci fosse nessuno. Attenzione: si tratta di una media sull’intera giornata, ore notturne comprese. E’ chiaro che durante le ore di punta il tempo di percorrenza aumenta ben più del 25%.
Inrix invece effettua un calcolo diverso. Il periodo preso in considerazione è quello delle ore di punta del traffico urbano, e cioè l’orario compreso fra le sei e le dieci del mattino, e quello compreso fra le tre e le sette del pomeriggio. La velocità di scorrimento del traffico in queste finestre orarie viene misurata e registrata ogni 15 minuti, in diversi segmenti di strade urbane - che fra l’altro non sono le stesse prese in considerazione da Tom Tom. Dai risultati ottenuti sui diversi segmenti si ottiene l’aumento medio del tempo di percorrenza, che viene espresso con un punteggio che non corrisponde alla percentuale come in Tom Tom, ma che tiene conto di altri fattori, come la lunghezza del segmento di strada preso in considerazione. (Informazioni più dettagliate sui vari passaggi qui).
La differenza principale è quindi questa: mentre Tom Tom prende in considerazione le 168 ore settimanali, Inrix si focalizza su 40 ore, quelle effettivamente più trafficate. Ecco perché le classifiche stilate risultano tanto differenti. Sul caso specifico di Milano, che, in ogni caso, resta fra le venti città più congestionate d’Europa, la discrepanza così evidente tra le posizioni dipende dalla particolare irregolarità del flusso veicolare. A differenza di altre città, sempre mediamente trafficate durante tutte le ore del giorno, a Milano le ore di punta determinano un picco esponenziale del rallentamento, con una differenza fra i tempi di percorrenza incredibilmente alta rispetto alle altre ore della giornata. Come avranno notato i milanesi, anche senza l'aiuto di Inrix e TomTom.
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