Rifiuti del Gargano, trasporto su rotaia. Vendola, Giannini e Nicastro "Unici in Italia"
Vendola: "Trasportare i rifiuti solidi su rotaia e non più su gomma rappresenta una soluzione sperimentale e avanguardistica, unica in Italia, che ci consentirà di dare una risposta ai comuni del Gargano". Il trasporto su gomma è molto più costoso a causa dei tornanti e delle lunghe distanze dagli impianti
27 July, 2014
“Noi vogliamo portare sui territori della provincia di Foggia e del Gargano la nostra sfida più alta. Trasportare i rifiuti solidi su rotaia e non più su gomma rappresenta una soluzione sperimentale e avanguardistica, unica in Italia, che ci consentirà di dare una risposta ad un problema che costituisce un’ansia particolare per gli amministratori e per i cittadini, quello cioè dello smaltimento dei rifiuti in territori particolarmente impervi come quello del Gargano”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in conferenza stampa questa mattina, insieme con gli assessori all’Ambiente Lorenzo Nicastro e ai Trasporti Gianni Giannini, per la presentazione del progetto sul trasporto intermodale dei rifiuti solidi urbani dei Comuni del Gargano, progetto realizzato in collaborazione con le Ferrovie del Gargano.
“Il trasporto intermodale di rifiuti con la ferrovia - ha aggiunto il Presidente Vendola – esiste in territori come l’Olanda, il Belgio, la Svizzera e la Danimarca. In Italia non esiste e per noi è un avanzamento notevole poterlo pensare in territori in cui la parcellizzazione del trasporto dei rifiuti è un fenomeno organico ad interessi criminali che insistono sul ciclo dei rifiuti. Ai concetti di efficienza, sostenibilità ed economicità, io vorrei aggiungerei una quarta parola, legalità. Avere un vettore unificato – ha proseguito Vendola - che trasporta i rifiuti di tutto il territorio garganico lungo un percorso di 120 km significa avere una capacità di controllo sul ciclo dei rifiuti inconcepibile nel trasporto di un tempo, quando mille flussi trasportistici impedivano il controllo non solo sugli ingredienti criminali, ma anche sugli ingredienti di inciviltà e di sciatteria”.
“Io sono particolarmente contento – ha concluso Vendola – oggi è una giornata gratificante, questo salto epocale potrà servirci anche ad aiutare tutti ad avere più cura di un territorio delicato come il Gargano, un territorio che merita meno retorica e più amore concreto”.
Per l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro “si tratta di una attività di studio che ha origine nel 2010, frutto del lavoro concertato tra le strutture regionali e i comuni del Gargano che si è tradotta in un progetto vero e proprio grazie all'apporto delle Ferrovie del Gargano. Oltre agli evidenti vantaggi in termini di sostenibilità e di costi – ha aggiunto Nicastro - vi è anche un non trascurabile vantaggio in termini di controllo di legalità dei flussi”.
“Quando l'attività di impresa è svolta nel solco del bene comune - ha aggiunto l'assessore alle Infrastrutture Giovanni Giannini - nasce una sinergia tra pubblico e privato di cui la collettività tutta beneficia. Questo progetto che proietta la Puglia in Europa ha un forte valore aggiunto in termini di efficienza dei collegamenti alla quale la Regione sta lavorando con una forte azione di potenziamento della rete”.
Note sul progetto
Si chiama “Trasporto intermodale rifiuti solidi urbani dei Comuni del Gargano“ ed è un progetto proposto dai Comuni dell'Ambito di raccolta ottimale n. 5 della provincia di Foggia e redatto da Ferrovie del Gargano s.r.l.. Recentemente approvato dalla Giunta per l'adozione della modalità ferroviaria per il trasporto dei rifiuti indifferenziati all'impianto di Cerignola per tutti i Comuni dell'ARO 5/FG, ed altri Comuni quali Vieste, Apricena, Poggio Imperiale, San Severo, Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Serracapriola.
Una innovazione che non ha precedenti in Italia e si ispira invece a prassi consolidate in Olanda, Belgio e Danimarca con l'obiettivo di ridurre i costi di trasferenza dei rifiuti, efficientare le movimentazioni, ridurre l'impatto ambientale del ciclo di smaltimento e, non ultimo, rendere tracciabile e trasparente i percorsi degli Rsu attraverso una centralizzazione del traffico.