L’inceneritore del Gerbido brucerà anche i rifiuti della Liguria
L’impianto è pronto per smaltirne 35 mila tonnellate. La più grande discarica genovese, Scarpino, è stata allagata dai nubifragi dei mesi scorsi ed è per buona parte inagibile - da La Stampa.it
30 July, 2014
di Andrea Rossi
Ci sono alcune migliaia di tonnellate d’immondizia pronte a prendere il volo - anzi, l’autostrada - e ad arrivare in Piemonte, via Genova. Per il momento non un solo Tir carico di rifiuti è partito, ma l’eventualità esiste ed è concreta, anche se non immediata. E Torino potrebbe dover farsi carico di 35 mila tonnellate, più o meno quante ne vengono prodotte in un mese in città. In Liguria sono un attimo in affanno: le alluvioni dei mesi scorsi hanno provocato alcuni dissesti alla discarica di Scarpino, che raccoglie quasi tutta l’immondizia della provincia di Genova. E le autorità l’hanno di fatto chiusa, limitandone fortemente l’attività. I mezzi scaricano con il contagocce, senza contare che il sito sulle alture di Sestri Ponente è quasi esaurito. La Regione Liguria ha quindi chiesto aiuto ai vicini - Toscana, Emilia Romagna e Piemonte - chiedendo la disponibilità a ospitare fino a 300 mila tonnellate d’immondizia prodotte da Genova e dintorni. L’ha fatto in virtù di un accordo di mutuo soccorso firmato dalle regioni del Nord Italia nel 2003. E l’11 giugno Sergio Chiamparino, insediato a piazza Castello da pochi giorni, ha risposto: il Piemonte può dare una mano.
Non solo Torino
Tre province potranno accogliere i rifiuti genovesi: Torino, con il termovalorizzatore del Gerbido; la discarica di Castelceriolo, in provincia di Alessandria; quella di Saluzzo, in provincia di Cuneo. A Torino, Provincia e Ato rifiuti hanno già risposto positivamente, disponibili a smaltire da qui a fine anno anche 35 mila tonnellate nell’inceneritore.
L’Ato ha già predisposto un piano, per prepararsi all’eventualità. Torino e Provincia smaltiscono circa 500 mila tonnellate di rifiuti l’anno: circa 400 mila finiscono nell’inceneritore del Gerbido, il resto nelle discariche ancora funzionanti. Dovessero arrivare i carichi da Genova, una parte dell’immondizia del Torinese destinata al Gerbido, verrà smistata sulle discariche - in particolare su due, ormai prossime all’esaurimento - per fare spazio ai rifiuti genovesi. «Non avremmo nessuna difficoltà», spiega il presidente dell’Ato Paolo Foietta. «In condizioni normali, con il Gerbido a pieno regime, nelle discariche c’è posto per altri 7-8 anni».
I 5 Stelle all’attacco
È chiaro che la disponibilità del Piemonte - oltre che nel mutuo soccorso tra regioni - si spiega anche con le ricadute economiche dell’operazione. La Liguria dovrà pagare, e non poco: se per portare rifiuti al Gerbido i torinesi pagano 96 euro a tonnellata, i genovesi ne dovranno versare più di cento. Morale: almeno 3,5 milioni di euro nelle casse di Trm, la società che gestisce il Gerbido. Spaventati dai costi, a Genova stanno cercando una soluzione alternativa o sperano nella riapertura di Scarpino.
La decisione della Regione Piemonte - e la disponibilità offerta dalle province di Torino e Cuneo (Alessandria deve ancora rispondere) - sta comunque provocando molti scontenti. Il Movimento 5 Stelle è pronto a dare battaglia chiedendo di non accogliere i rifiuti liguri: «Il Piemonte non ha bisogno di alcun nuovo inceneritore se si può permettere di accettare rifiuti dalla Liguria», spiega il capogruppo in Regione, Giorgio Bertola. «Serve piuttosto un nuovo piano che vada verso l’obiettivo “Rifiuti Zero”».