Regione Puglia. Focus sul Piano Economico Finanziario del ciclo dei rifiuti
Fiera del Levante. Il programma per l’approvazione del Piano Economico Finanziario del ciclo dei rifiuti (PEF). Il punto della situazione in Puglia con il dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia Giovanni Campobasso, Giovanni Portaluri (Invitalia), Riccardo Viselli (Federambiente)
15 September, 2014
Il tema ‘rifiuti in Puglia’ riveste un’importanza centrale nell’agenda dell’assessorato alla Qualità dell’Ambiente tanto da dedicare l’intera settimana della 78^ Fiera del Levante a focus tematici con i più stretti interlocutori con cui si condividono programmi di gestione e soluzioni per lo smaltimento. Su questa linea, oggi si è tenuto il focus tematico ‘L’approvazione del Piano Economico Finanziario del Ciclo dei rifiuti’. Il dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia Giovanni Campobasso dell’assessorato alla Qualità dell’Ambiente ha illustrato i contenuti della normativa regionale in materia di ambiti ottimali di gestione, sistema di governo del ciclo rifiuti, l'approvazione del piano economico finanziario e della tariffa. Attenzione anche alle analisi delle esperienze dei Servizi Pubblici Locali dalla Regione Puglia nel percorso attuativo della normativa regionale, alle proposte risolutive per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Uno dei punti salienti del focus è stato definire le competenze per l’approvazione del Pef e della tariffa anche in considerazione della costituzione di ARO (ambiti di raccolta ottimale) e OGA (organi di governo dell’Ato) e dell’avvio dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani a livello di ARO.
«I dati nazionali - ha detto Giovanni Campobasso - rilevati nell’arco di due anni dal presidente Conai (Consorzio nazionale imballaggi) Roberto De Santis dimostrano che la velocità di incremento degli indici della differenziata in Puglia è tale da renderla la prima regione in Italia in questa attività. Ciò vuol dire che stiamo creando un circolo virtuoso nel quale i ruoli dei Comuni avranno assoluta importanza. Infatti l’approfondimento del tema sul Piano Economico Finanziario del Ciclo dei rifiuti impegnerà nei tutti gli Ambiti di raccolta Ottimale (ARO) e anche la Regione Puglia nei tempi di gestione del Piano stesso e di verifica nei prossimi mesi, visto che nei prossimi giorni il Piano sarà approvato dai Comuni come atto di chiarezza verso l’effettiva amministrazione delle necessità dei soggetti competenti».
«Le funzioni di governo e di organizzazione esercitate in sede di ATO (Ambito territoriale ottimale) - ha il responsabile di INVITALIA Giovanni Portaluri - comprendono le attività pianificatorie, da svolgere in coerenza e in coordinamento con la programmazione regionale, che si concretizzano nella redazione e nell’approvazione dei Piani d’Ambito. Un altro compito di notevole importanza assegnato agli enti di governo degli ATO riguarda, quindi, anche la determinazione delle tariffe: non resta dunque che prevedere tariffe, determinate dal soggetto di governo dell’ATO sulla base dei costi di gestione e riscosse dai Comuni sotto forma di tributo.
Da quanto sopra delineato sembra evidente il ruolo strategico dell’ente di governo e della pianificazione d’ambito quale strumento di governance, per stimolare l’aggregazione e minimizzare le inefficienze gestionali. Uno degli elementi di maggiore debolezza all’origine della persistente arretratezza della situazione dei rifiuti nel nostro Paese e degli squilibri a danno delle Regioni meridionali è costituito dal diffuso fenomeno della frammentazione organizzativa e gestionale con la presenza di numerose unità produttive di piccole dimensioni non di rado gestite direttamente in economia dai Comuni soprattutto al Sud. La necessità di superare la frammentazione riguarda dunque l’intero ciclo dei rifiuti sia sul piano organizzativo che gestionale. INVITALIA, in qualità di soggetto attuatore del Programma di supporto agli Enti Locali dell’Obiettivo Convergenza per l’attuazione della riforma del mercato dei servizi pubblici locali, promosso dal Dipartimento per gli Affari Regionali, Autonomie e Sport nell’ambito del PON GAS FSE, è dal 2011 impegnata nel supporto alle Regioni, agli Enti di governo d’Ambito e agli Enti locali collaborando ed affiancando gli uffici preposti alla realizzazione degli adempimenti previsti in seno alla regolazione, alla programmazione e pianificazione, organizzazione e gestione dei servizi pubblici locali».
«Credo ci sia una incoerenza di fondo del Sistema di finanziamento del settore rifiuti - ha dichiarato Riccardo Viselli, rappresentante del Servizio Tecnico Federambiente - abbiamo assistito ad un progressivo ritorno al passato rispetto alle innovazioni del D.Lgs.22/97 che presupponeva il progressivo passaggio ad una tariffa gestita dalle imprese, volta ad applicare il principio comunitario del ‘chi inquina paga’ e a facilitare l’industrializzazione del settore. Sulla tariffa posso dire che solo 200 comuni in Italia ne applicano una corrispettiva alla misurazione dei rifiuti e questo deve far riflettere sulle difficoltà del sistema in un territorio così disomogeneo come il nostro. Bisogna pensare ad un sistema applicabile nella realtà metropolitane. E quindi, in questa non chiarezza della normativa, le tariffe debbano essere determinate dai Comuni o dalle autorità ATO?».