«Lo shopping di lusso viaggia in taxi Servono deroghe all’isola pedonale»
- da Il Tempo del 25.09.2014
25 September, 2014
La vocazione del «tutti a piedi» rischia di condannare a morte lo shopping capitolino. È con questa convinzione che l'Associazione Via Condotti e Piazza di Spagna hanno chiesto, e ottenuto, un incontro urgente con il sindaco Marino fatto precedere da una lettera firmata anche dall’Uritaxi, Unione di Rappresentanza Italiana dei Tassisti e dall’Associazione noleggio. Perché commercianti del Tridente, tassisti e conducenti di NCC sono uniti nel chiedere a Marino di derogare alla chiusura almeno per le macchine bianche e le auto a noleggio. «In nessuna città europea i grandi negozi, le boutique e le maison di fama internazionale si possono raggiungere solo a piedi – spiega Giovanni Battistoni, presidente dell'Associazione Via Condotti – senza tener conto della comodità cui è legato il piacere di fare shopping». Non è una posizione contro la chiusura di una delle piazze più belle del mondo, ci tengono a precisare i commercianti. Piuttosto la richiesta al primo cittadino di calarsi maggiormente nella realtà di tutti i giorni di chi vive nella zona e ne conosce problemi e possibili soluzioni. «Vorremmo proporre al sindaco incontri mensili per dare il nostro contributo e renderci partecipi nel corso dei vari step che porteranno in poco tempo alla chiusura totale del Tridente», continua Battistoni. E questo per non ritrovarsi di fronte ai fatti compiuti, con tutte le conseguenze (negative) che ne deriverebbero. La chiusura di piazza di Spagna alle auto qualche problema già l'ha causato. Per esempio il caos del carico, scarico merci: poche piazzole a gestire il via vai di furgoncini che possono accedere fino alle 11; ma anche l'immobilismo dei vigili fermi ai varchi per evitare l'accesso dei furbetti ai varchi, ma «incapace o forse impossibilitata a reprimere il fenomeno dell'abusivismo». A questo proposito, incalza ancora Battistoni, «a mio avviso bisognava intervenire prima sui venditori abusivi e poi sulla chiusura dell'area». E che dire dei problemi ancora più pratici, come la consegna delle merci da parte degli esercenti al turista che spesso chiede il recapito di ciò che acquista direttamente in albergo. «Le nostre richieste sono nell'interesse di tutti, siamo i primi a volere piazza di Spagna pulita, libera dalle macchine e dal caos, ma poi dobbiamo pur sempre calarla nella realtà». Da qui le proposte: riaprire a taxi ed ncc; non lasciare i vigili soltanto a presidiare i varchi; incrementare i mezzi pubblici ed elettrici «che sono invece appena stati tagliati dal Campidoglio». Insomma il messaggio che oggi lanceranno i commercianti al sindaco è chiaro: non tutti hanno la vocazione del podista e del ciclista e quelli che non ce l'hanno non possono essere considerati cittadini di serie B.
Damiana Verucci