Pedonalizzazione di via Roma, la reazione dei commercianti
A Torino la pedonalizzazione di via Roma annunciata dall'assessore alla Viabilità e ai Trasporti Claudio Lubatti suscita le reazioni negative dei commercianti, che lamentano di non essere stati avvisati.«Mai concordati passi avanti definitivi» commentano. Ecco due articoli del 01.11.2014 di La Repubblica e La Stampa. Ma cosa chiedono i negozianti?
01 November, 2014
"Via Roma tutta a piedi negozianti in rivolta e il sindaco si smarca" da La Repubblica del 01.11.2014
di Gabriele Guccione
Forse il sentore che l’aria non fosse proprio di bonaccia, ieri mattina, di fronte alla notizia di un Lubatti pronto a puntare a tutta dritta verso la pedonalizzazione della strada principale della città, il sindaco l’aveva avuto prima di tutti. È bastato uscire dalla giunta per capire che ci aveva preso. Sull’assessore si sono addensati i nuvoloni delle reazioni furiose dei commercianti. «Quando gli abbiamo chiesto se esistessero progetti su via Roma la risposta è sempre stata negativa», raccontava sorpreso il presidente di Confesercenti, Stefano Papini. Si è trovato di fronte un coniglio tirato fuori dal cilindro, di cui, nonostante le rassicurazioni date al sindaco dallo stesso Lubatti, non si sarebbe mai discusso nel merito, oltre che del metodo. «Stupisce scoprire queste cose dai giornali » lamentava la presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa. «Non è la prima volta che Lubatti usa la politica dell’annuncio — ci va giù duro Papini — Parla tanto di concertazione, ma poi fa tutto il contrario. Non saremo la sua foglia di fico». Le riunioni del “tavolo centro” convocato un anno fa per discuterne? «Mai concordati passi avanti definitivi».
E così, nel mare agitato di via Roma, gli stessi commercianti non hanno atteso tempo per far tirare i remi in barca a un altro progetto di Lubatti: la Ztl notturna di San Salvario, annunciata per Natale. Di fronte alla propo posta di discutere del colore dei permessi, durante un vertice convocato ieri a Palazzo Civico, i commercianti hanno tirato il freno: «Scusi assessore, di quali permessi parla? Non abbiamo mai detto di essere d’accordo, prima dovete garantirci che nel nuovo corso Marconi ci saranno abbastanza posti auto» ha esordito Fulvio Griffa di Confesercenti. Pausa. L’assessore ha preso tempo «per riflettere sulle proposte ». E ha rimandato sine die la questione.
Su via Roma anche il capogruppo Pd, Michele Paolino, si smarca: «Concentriamoci prima sulle isole pedonali fuori dal centro ». A difendere Lubatti restano i ciclisti, con cui ultimamente l’assessore ha gran feeling: «Le pedonalizzazioni funzionano in tutta Europa — dice Beppe Piras del Bike Pride — non vedo perché non debbano essere fatte anche a Torino. I commercianti pazientino ». A fine giornata Lubatti precisa: «Commercianti e residenti non sono mai stati estromessi da alcun percorso decisionale. Intendiamo ascoltare tutti, il confronto continuerà. Quelli fatti sinora sono stati dei primi passaggi istituzionali».
"Fassino: niente pasticci su via Roma"
di Andrea Rossi da La Stampa del 01.11.2014
«Su via Roma non voglio pasticci». Per raccontare il clima che si respira in Comune e dintorni dopo il vertice di giovedì, in cui si è deciso di pedonalizzare tutta via Roma, da piazza Carlo Felice a piazza Castello, senza rifare la pavimentazione ma con un intervento low cost, basta la raccomandazione consegnata ieri dal sindaco Fassino ai suoi assessori, alla fine della giunta. Niente pasticci. E, va da sé, la soluzione prospettata l’altra sera durante l’incontro tra Pd, Sel e Moderati con l’assessore alla Viabilità Lubatti ha l’aria di non essere proprio impeccabile. Agli occhi del sindaco e non solo, vista la levata di scudi dei commercianti.
La raccomandazione
La fuga in avanti non è piaciuta. Né agli esercenti - che non erano stati informati - né a Fassino, per lo stesso motivo. Non a caso ieri il sindaco ha preso da parte Lubatti e gli assessori al Commercio e all’Arredo urbano, Mangone e Curti, senza lesinare una tirata d’orecchi per come procedono le operazioni, ovvero a strappi e senza concordare le iniziative. «Bisogna coinvolgere le categorie», è il ragionamento di Fassino, «e lavorare su un piano coerente e complessivo, non su misure estemporanee».
Già l’idea di chiudere l’ultimo tratto di Roma - tra piazza San Carlo e piazza Castello - non piaceva a tutti. Figuriamoci ora che si immagina di sbarrarla tutta ed è tramontato il progetto originario, ovvero una pedonalizzazione vera, con la pavimentazione rialzata all’altezza dei portici, il pavé e tutto il resto. La riunione in Comune dell’altra sera ha partorito una soluzione meno pomposa e soprattutto meno costosa: chiudere il traffico usando elementi di arredo urbano e lasciare tutto così com’è, dirottando i non molti soldi a disposizione (3 milioni) sulle aree periferiche.
Commercianti furiosi
La nuova ipotesi non sembra convincere più di tanto il sindaco. Quanto ai commercianti, l'hanno presa male, malissimo. Da qualche mese partecipano a un tavolo nato proprio per studiare le soluzioni migliori per migliorare la vivibilità del centro. Doveva essere un percorso condiviso, si era raccomandato Fassino. «Invece ci risiamo», attacca il presidente di Confesercenti Stefano Papini. «Ancora una volta, l’assessore Lubatti adotta la politica del fatto compiuto e dell’annuncio, smentendo nei fatti il tanto sbandierato spirito di concertazione. Se le cose stanno così, non ha più senso la nostra presenza ai tavoli di confronto. Decidano loro e ci facciano sapere». Pure Paolo Bertolini dell’Ascom, rappresentante dei negozianti di via Roma, è perplesso: «Da tempo chiediamo un piano generale sul centro, senza il quale ogni proposta è inconsistente. Non siamo contrari alle innovazioni purché sia chiaro che le rivoluzioni non si fanno con due cartelli stradali. Serve un piano vero, invece su via Roma finora ci hanno mostrato bozze». Ieri sera Lubatti ha provato a ricucire la frattura. Premessa: «Prima di aprirsi al confronto con il territorio ho ritenuto opportuno fare alcuni passaggi istituzionali: giunta, maggioranza, commissione». Messaggio distensivo: «Ora continueremo il confronto con il tavolo centro, dove il tema della pedonalizzazione sarà, come sempre detto, inserito in un piano che riguarda l’intera zona e che vedrà coinvolti tutti, a partire dai commercianti e residenti che non sono mai stati estromessi».
Incidente chiuso? Mica tanto, se è vero che nel pomeriggio i commercianti sono tornati alla carica. E hanno minacciato sfracelli se Palazzo Civico confermerà l’idea di creare una Ztl notturna a San Salvario, bloccando le auto (residenti esclusi) dalle 21 alle 7 tra corso Marconi, via Nizza, via Madama Cristina e corso Vittorio.
«Prima le periferie»
Alla fine di tutto questo balletto via Roma potrebbe restare come oggi. I commercianti non se ne dispererebbero, il sindaco nemmeno. Del resto, ci sono già i portici. E la stessa maggioranza che governa Palazzo Civico ha fornito indicazioni precise: «La nostra priorità è creare aree pedonali non tanto in centro quanto in altre zone, dove siano utili per riqualificare il territorio», spiega il capogruppo del Pd Michele Paolino. «Dopodiché su via Roma, si deve ragionare con tutti».