"A Milano troppi rifiuti domestici nei cestini stradali". Intervista al DG AMSA, Paola Petrone
Le emergenze per il Seveso, le Cartoniadi, i troppi rifiuti domestici nei cestini stradali, gli ultimi dati su produzione dei rifiuti e raccolta differenziata, il progetto raccolta olii alimentari usati presso la grande distribuzione. Intervista a tutto campo al Direttore Generale AMSA, Paola Petrone
19 November, 2014
Milano, 14 novembre 2014. Paola Petrone è il Direttore (non "Direttrice", sorride, "fa troppo scolastico"), di un'azienda di servizi ambientali, l'AMSA (gruppo A2A), con oltre 3000 dipendenti e che serve un'area di 272 Kmq, per oltre 2,3 milioni di persone (tra milanesi, "city users" e residenti negli altri 10 Comuni della Provincia serviti. Esperta di servizi aziendali, Paola Petrone, prima di AMSA, è stata tra l'altro a capo della rete mondiale Supply Chain della Fiat.
Dott.ssa Petrone, AMSA ha un Direttore donna e anche un Presidente donna, Emilia Rio. Ma in AMSA, per i maschietti, avete le quote azzurre?
No (sorride), in realtà la percentuale di donne in AMSA è ancora sotto il 10%. E, a parte Presidente e sottoscritta, qui gli altri manager sono tutti uomini. Sicuramente c'è un problema di genere in AMSA, ma stiamo lentamente migliorando. Negli ultimi anni il personale sta cambiando, abbiamo molti più giovani e soprattutto più donne, come operatori ambientali, e aggiungo che sono bravissime in questo lavoro, lo fanno con molta accuratezza.
A causa delle ripetute esondazioni di Seveso e Lambro, AMSA è stata chiamata più volte ad interventi davvero straordinari. Quali sono i costi per la città di queste alluvioni?
Quando scattano emergenze come l'esondazione del Seveso, noi innanzitutto dirottiamo parte del nostro personale e di automezzi operativi nella zona che più ne ha bisogno. Tuttavia la mole di lavoro è tale che ogni esondazione ha un costo addizionale per la città di circa 200mila euro.
Come stanno andando le Cartoniadi milanesi e qual'è il ruolo di AMSA?
Stanno andando bene e bisogna dire che l'iniziativa è stata accolta con molto entusiasmo da tutte le scuole. Poi la novità di questa edizione sono i 9 Tutor di Zona che incentivano la partecipazione. Il confronto sarà zona su zona, valutando la raccolta di carta e cartone di novembre, rispetto ai dati normalizzati di ottobre. Vincerà la zona che avrà ottenuto il miglior punteggio derivante dall’incremento quantitativo rispetto ad ottobre, abbinato alla qualità, cioè la minor presenza nella carta di frazioni estranee. AMSA si occupa delle rilevazioni quantitative, attraverso degli itinerari quotidiani di controllo.
A Milano ci sono ancora tanta carta e cartone, gettati nell'indifferenziato, c'è qualche motivo specifico?
A me non risulta, non direi che carta e cartone siano il problema maggiore. Anzi, nella raccolta carta Milano è la migliore della Lombardia per raccolta pro-capite, circa 63 kg, contro una media lombarda di poco meno di 60 kg. E' la raccolta che va meglio in assoluto, probabilmente.
Mi riferivo ad un'analisi merceologica del 2012 che dava un 12,7% di carta e cartone, ancora presente nel rifiuto indifferenziato.
Quell'analisi merceologica è un po' datata ed inoltre precedente alla raccolta differenziata dell'umido, che ora copre tutta la città. Inoltre anche il sacco trasparente per l'indifferenziato, ormai andato a regime, ha ridotto ulteriormente le frazioni differenziabili nell'indifferenziato. Per me non c'è una frazione differenziata che va peggio di un'altra, se un cittadino fa correttamente la raccolta differenziata, la fa per tutti i materiali. Comunque i cestoni stradali per la differenziata li abbiamo installati in molti parchi cittadini. C’è poi anche un problema in merito al cartone: se non viene piegato o spezzettato e immesso nel cassonetto bianco per la carta, ma lasciato in strada di fianco ai sacchi di rifiuti, finisce nell’indifferenziato. Ricordo che le utenze che producono una notevole quantità di cartoni possono richiedere ad AMSA un ritiro dedicato degli stessi.
Qual è il problema maggiore che avete al momento, nella raccolta dei rifiuti a Milano?
Il conferimento della spazzatura domestica nei cestini e cestoni stradali, quello è il problema maggiore che AMSA sta affrontando. Lo fa chi non vuole fare la differenziata o rischiare la multa per il condominio: per pigrizia o incuria butta i rifiuti di casa nei cestoni in strada e così lì ci troviamo di tutto: vetro, carta e plastica. Tant'è che stiamo eliminando alcuni cestoni stradali, posti proprio davanti i portoni dei palazzi, perchè l'uso che se ne fa è improprio. Abbiamo un +10% di rifiuto stradale 2014 rispetto il 2013, come peso sono circa 15.000 tonnellate. L'altro problema collegato è che con i conferimenti impropri la capienza dei cestini e dei cestoni (quelli da 100 litri di capienza che AMSA utilizza sempre più) si esaurisce molto prima del dovuto e così poi i rifiuti finiscono sul marciapiedi.
Questo avviene in aree particolari?
No, dappertutto. Anche in centro. I cestini si esauriscono prima, la gente li trova pieni e ci chiamano di più per svuotarli o aggiungerne altri. L'uso adeguato dei cestini stradali è quello del "rifiuto da strada": il biglietto del tram, la carta del gelato, i mozziconi di sigarette ... . In realtà troviamo nei cestini un po' di tutto, quando, invece, tutti gli altri rifiuti andrebbero portati a casa per essere differenziati.
Si dice sempre che Milano è molto virtuosa nella gestione dei rifiuti. Ci sono città estere ancora più avanti di Milano?
Sicuramente nella raccolta differenziata siamo tra le migliori grandi città al mondo, ma nella pulizia stradale altre realtà ci superano. Pensi che a Berlino, e recentemente a Mosca, non ho visto un mozzicone di sigaretta per terra! Ma perché noi italiani continuiamo a buttare i mozziconi per terra? Eppure anche in Russia e Germania fumano e di cestini stradali dove buttarli ne abbiamo più noi nelle strade. Comunque le "città modello" per la gestione dei rifiuti sono Vienna e, in generale, quelle tedesche.
Produzione totale dei rifiuti urbani in aumento, un 2% circa nei primi 10 mesi 2014 rispetto al 2013. E' il primo incremento positivo dal 2008. Secondo AMSA cosa significa?
Anche noi ci siamo stupiti. Avevamo fatto la nostre previsioni di produzione rifiuti secondo le direttive regionali e le ultime linee programmatiche della Regione Lombardia per il quinquiennio danno i rifiuti ancora in calo, mentre anche a Roma, Bologna e Torino la produzione si sta alzando, anche se di poco. Voglio sperare rappresenti un segnale economico positivo, pur in contro tendenza con i consumi ancora in calo. Forse l'aumento a Milano è dato anche dall’incremento dei turisti di passaggio in città e dalla maggior presenza di migranti. Così come può incidere anche una più forte presenza in città, in estate, di cittadini che non vanno in vacanza. Non è facile interpretare il dato, sono aumenti ancora minimi.
Raccolta dell'umido: come sta andando a Milano e la città risparmierà quando ci sarà un impianto AMSA di gestione del rifiuto organico?
La raccolta dell'umido è ottima, il materiale difforme è sempre inferiore al 5%, quando c'è si tratta spesso di plastica, per lo più un uso del sacchetto sbagliato di conferimento. Riguardo l'impianto di trattamento dei rifiuti organici del Gruppo, siamo ancora nella fase dell’iter autorizzativo e comunque difficilmente ci saranno minori costi. C’è da considerare inoltre che, mentre per le altre frazioni riciclabili ci sono contributi economici alla raccolta da parte dei relativi consorzi, per la raccolta dell'umido non ci sono.
Allora perché si fa la raccolta dell'umido?
Per la salvaguardia dell'ambiente, perché è un'attività sostenibile. L'umido diventa compost che viene impiegato in agricoltura e dal biogas prodotto con il trattamento dei rifiuti organici si ricava energia. Non dimentichiamo che la raccolta differenziata è prevista dalle normative nazionali ed europee, che pongono obiettivi percentuali da raggiungere sempre maggiori.
Lei crede all'obbiettivo dei "Rifiuti ZERO"?
No, sinceramente lo ritengo impossibile, almeno in città delle dimensioni di Milano. Forse il rifiuto organico, se ogni cittadino avesse la compostiera sul balcone e poi utilizzasse il compost ... Ma lei vede questa possibilità in una metropoli come Milano? Sono obiettivi proponibili a piccole località, a situazioni diverse. Si possono ridurre e migliorare sempre più gli imballaggi, ma non credo ai "Rifiuti ZERO".
Quali sono le prossime novità che AMSA ha in cantiere per Milano?
Abbiamo allo studio un progetto di raccolta differenziata degli oli alimentari usati, con l'appoggio della grande distribuzione. Presto i cittadini potranno portare l'olio usato in cucina non solo nelle riciclerie, ma anche nel supermercato sotto casa. L'olio di cucina è comunque un prodotto infiammabile e ci sono tanti cittadini che ci chiedono di poterlo differenziare. Se consideriamo un consumo medio annuo di 4/5 litri d'olio per abitante, parliamo di quantitativi ingenti.
Un'ultima domanda Direttore. Quanto guadagna di base un operatore ambientale AMSA?
Lo stipendio base all'ingresso si aggira sui 1200 euro netti al mese, 36 ore settimanali nella formula base 6 ore per 6 giornate. Non è male come inizio, soprattutto se consideriamo l'attuale momento di crisi. Pensi che assumiamo non solo operatori più giovani rispetto al passato, ma spesso anche laureati.