Torino, Ex Moi: dietro i rifiuti all' ecocentro c'è una realtà fatta di riuso e riciclo | Video
L'accordo per il conferimento dei rifiuti delle palazzine occupate dai rifugiati all'ecocentro Amiat è solo l'ultima fase di un processo più complesso di quanto si possa immaginare. Ne abbiamo parlato con Giorgio De Cesare del Comitato di Solidarietà
16 December, 2014
L'accordo tra il comune di Torino e il Comitato di Solidarietà che aiuta i rifugiati dell'Ex Moi, per il conferimento di materiali ingombranti all'ecocentro di via Zino Zini, ha avuto notevole risonanza. Sette giorni nei quali le persone che da due anni occupano le palazzine dell'ex villaggio olimpico, dopo essersi trovate quasi da un giorno all'altro in mezzo alla strada alla fine dell'Emergenza Nordafrica, si sono impegnate per portare all'ecocentro Amiat tutti i rifiuti accumulati nei cortili di via Giordano Bruno. Dietro l'accordo, possibile grazie all'assessore all'Ambiente Lavolta e ai suoi collaboratori e che almeno per il momento ha indubbiamente risolto una situazione problematica, c'è tuttavia una realtà molto più complessa di quanto si possa immaginare, in cui attività virtuose come il riuso e il riciclo si scontrano con leggi e vincoli che ne ostacolano la buona riuscita. Ne abbiamo parlato con Giorgio De Cesare del Comitato di Solidarietà: